Friulia, un piano per PMI e microimprese

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redazione

9 Luglio 2019
Reading Time: 3 minutes

Presentato il piano industriale 2019-22

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La presidente di Friulia Federica Seganti assieme al presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha presentato oggi il nuovo piano industriale della Finanziaria regionale con orizzonte temporale 2019-2022. Il piano è stato formulato sulla base degli indirizzi di gestione condivisi con la Regione e adottati dall’Assemblea degli Azionisti. Ad oggi Friulia può contare su un patrimonio che ammonta a 640 milioni di euro, fondi propri che saranno messi a disposizione delle imprese del territorio, delle PMI ma anche delle piccole iniziative imprenditoriali arrivando a ideare strumenti finanziari a supporto della crescita anche delle “Microimprese”.

Friulia intende portare avanti gli obiettivi del piano ricorrendo a un mix tra attività più tradizionali e strumenti innovativi. L’obiettivo è duplice, da un lato ampliare la platea di imprese che possano beneficiare del supporto della finanziaria regionale e dall’altro iniziare a concorrere all’erogazione di finanziamenti tramite strumenti di finanza agevolata che facilitino l’accesso al credito delle PMI e delle piccole imprese. Gli obiettivi sono quelli di sviluppare ulteriormente l’attività tradizionale raggiungendo circa 70 imprese (PMI) in portafoglio e concorrere all’erogazione di finanziamenti a un target stimato di oltre 130 giovani imprese in fase di crescita tramite gli strumenti di finanza agevolata (liquidity facility, tranched cover e start up).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il piano inoltre prevede un controllo dei costi di gestione, che grazie all’ottimizzazione dei processi e alla valorizzazione delle professionalità presenti nella finanziaria regionale hanno consentito di continuare a ridurre i costi a giugno 2019 del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2018. L’efficienza gestionale e il presidio della qualità e dello sviluppo delle risorse si confermano essere il presupposto per garantire l’efficacia nel lungo periodo dell’attività di supporto al territorio di Friulia.

A oggi Friulia può contare su una struttura composta da 30 dipendenti, un capitale investito nell’attività tradizionale di circa 160 milioni di euro e liquidità a servizio delle nuove progettualità del piano industriale di 90 milioni di euro.

Le imprese partecipate dalla Finanziaria (l’80% delle quali PMI) producono un fatturato aggregato pari a 1,8 miliardi di euro – equivalente a circa il 7,1% dei ricavi totali di tutte società di capitali del Friuli Venezia Giulia – e offrono complessivamente 7.000 posti di lavoro, il 6,7% dei dipendenti nel privato in Regione.

 

FOCUS: GLI STRUMENTI FINANZIARI MESSI A DISPOSIZIONE DA FRIULIA

Minibond: rappresentano una fonte alternativa e complementare ai finanziamenti bancari. Sono pensati per garantire stabilità alla provvista finanziaria per le PMI al mercato, in preparazione a eventuali operazioni di private equity o quotazione di Borsa. Possono essere emessi da PMI non quotate, S.p.A. o S.r.l. e sottoscritti da Friulia insieme ad altri investitori istituzionali. Possono garantire una raccolta a servizio dello sviluppo del capitale circolante o per il sostegno della realizzazione di investimenti o, infine, anche per il rilancio aziendale.

Tranched Cover, Liquidity Facility e Venture Capital: strumenti di supporto a micro e piccole imprese volti ad agevolare l’accesso al credito ad aziende di recente costituzione e difficilmente finanziabili per la scarsa storicità bancaria. Le misure permettono di rafforzare le PMI usufruendo di finanziamenti delle banche a tassi agevolati e di interventi in capitale pensati per le start up innovative.

Money & Coaching: formula che prevede un intervento finanziario per l’acquisizione, da parte dell’impresa, di consulenza, formazione e supporto manageriale, anche mediante temporary manager, in aree quali la lean production, le esportazioni, la finanza e l’organizzazione.

Finanziamenti per il rilancio aziendale: interventi in capitale per il rilancio di aziende rallentate dal contesto finanziario ma dotate di caratteristiche industriali distintive.

Attività di investimento tradizionale: interventi per il sostegno di imprese già attive nel mercato con l’obiettivo di dare continuità al controllo imprenditoriale attraverso un rafforzamento della governance e lo sviluppo di soluzioni finalizzate a qualificare l’attività dell’organizzazione e consentirle di competere nei mercati internazionali.

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