Udine, accordo su sostenibilità e innovazione del Ciclo Idrico Integrato

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redazione

24 Maggio 2019
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Siglato in Rettorato

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L’Università di Udine, l’Autorità Unica regionale per i Servizi Idrici e Rifiuti e i sette Gestori del Servizio Idrico Integrato del Friuli Venezia Giulia hanno firmato a Udine, nel rettorato dell’ateneo friulano, la convenzione quadro “Sostenibilità e innovazione del Ciclo Idrico Integrato”, nata dall’idea di riunire in un progetto comune, le attività di collaborazione messe in atto negli ultimi decenni tra l’ateneo friulano e gli enti pubblici e privati del territorio regionale che si occupano di tematiche inerenti il ciclo integrato dell’acqua. L'obiettivo è quello di fronteggiare e gestire in modo sostenibile la progressiva riduzione di disponibilità idrica, l’impoverimento della sua qualità e la crescente domanda di acqua potabile.

Il documento è stato siglato dal rettore dell’Università, Alberto De Toni, e da Marcello Del Ben, rappresentante legale dell’AUSIR, Autorità Unica per i Servizi Idrici e Rifiuti, Franco Berti, direttore generale e consigliere delegato di AcegasApsAmga Spa, Alessio Krizman, presidente del CdA di Acquedotto del Carso Spa, Attilio Vuga, amministratore unico di Acquedotto Poiana Spa, Salvatore Benigno, presidente di CAFC Spa, Giovanni De Lorenzi, presidente di HydroGEA Spa, Gianbattista Graziani, amministratore unico di Irisacqua SpA, e Andrea Vignaduzzo, presidente di LTA – Livenza Tagliamento Acque Spa. Il rettore ha espresso grande soddisfazione per questo risultato, espressione di una grande coesione sociale nell’ambito della gestione del bene più prezioso e comune quale è l’acqua e reso possibile grazie alla lungimiranza dei gestori convenuti.

«Il tema della sostenibilità sarà al centro dei Magnifici Incontri della CRUI che, come sempre si terranno a Udine, dal 29 al 30 maggio prossimi, con la partecipazione dei rettori delle università italiane – ha affermato Alberto De Toni, che è presidente della Fondazione CRUI –, anche con l’obiettivo di stilare un manifesto per la sostenibilità ambientale ed economica del nostro sistema universitario nazionale da sottoporre al governo. La convenzione quadro sul Ciclo Idrico Integrato si muove proprio nell’alveo di una profonda sensibilità ai temi ambientali che l’ateneo friulano ha da sempre coltivato e sviluppato negli ambiti della ricerca e della didattica, in stretta sinergia con gli attori di un territorio del quale questa università si sente espressione ed avamposto per la sperimentazione di buone pratiche».

Sulla stessa lunghezza d’onda si trovano l’AUSIR e i Gestori del ciclo integrato dell’acqua in regione. «Promuovendo sinergie tra gli operatori del settore i quali mettono a disposizione la propria esperienza per supportare l’attività di ricerca coordinata dall’Università di Udine – ha detto Marcello Del Ben, direttore generale dell’AUSIR – questa convenzione quadro è un documento significativo che si muove nel solco della rotta tracciata dalla Legge regionale n. 5/2016: sostenere iniziative virtuose con l’obiettivo di favorire processi di aggregazione tra i Gestori, necessari a superare la frammentazione gestionale da un lato e dall’altro favorire il processo di rinnovamento industriale del settore fruendo del trasferimento tecnologico della ricerca universitaria. Inoltre, questa convenzione – ha aggiunto – è evidentemente finalizzata anche alla formazione della classe dirigente del futuro nel settore del servizio idrico regionale. L’AUSIR, quindi, non può che manifestare apprezzamento per un’iniziativa che appare meritevole sia sotto il profilo della qualità, sia sotto il profilo della rilevanza dei contenuti».

Le competenze congiunte dell'Ateneo e degli Enti gestori consentiranno inoltre di pianificare e proporre progetti inerenti la realizzazione delle opere di captazione, distribuzione e depurazione dell'acqua, così come di impostare ed ottimizzare reti di monitoraggio quali-quantitativo di questa importante risorsa del territorio.

«L’incontro tra tecnici del settore, manager, professionisti e studiosi universitari interessati al trasferimento tecnologico della propria ricerca, ha permesso di proporre nella Convenzione un Comitato Tecnico Scientifico con funzioni operative, per decidere opportunità di finanziamento e realizzare progetti di interesse comune», ha spiegato Daniele Goi, professore associato del DPIA – Dipartimento politecnico di ingegneria e architettura, che, dal lato Uniud, ha coordinato il percorso per giungere alla convenzione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tra i punti di maggiore interesse comune della Convenzione, che avrà la durata di sei anni, con la possibilità di rinnovo, sono la collaborazione nell’ambito del “Ciclo Idrico Integrato”, con particolare attenzione alla sostenibilità e all’economia circolare a esso correlata, nei settori: caratterizzazione quali-quantitativa e modellazione degli acquiferi, degli acquedotti, dei sistemi di drenaggio urbano e degli impianti; caratterizzazione qualità e monitoraggio/previsione dei residui; nuovi approcci manageriali e giuridici del Servizio idrico integrato; aspetti comunicativi e didattico-educativi sulla risorsa acqua.

L'attività di ricerca in materia di gestione efficiente del Ciclo Idrico Integrato consentirà l'utilizzo sostenibile delle risorse e il miglioramento dei sistemi di gestione degli impianti; verranno anche sviluppati temi relativi alla gestione manageriale e giuridica del servizio idrico, nonché aspetti di regolazione economica e tariffaria.

Le attività verranno gestite da un Comitato tecnico scientifico, costituito da un rappresentante per ciascun partner, che avrà la finalità di stabilire gli ambiti di intervento, definire i progetti di interesse comune, il piano di lavoro complessivo e le priorità di esecuzione dei singoli interventi.

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