Monfalcone affascinata da Romeo e Giulietta friulani

imagazine_icona

redazione

1 Febbraio 2019
Reading Time: 3 minutes

La vicenda di Luigi Da Porto e Lucina Savorgnan

Condividi

Allestita nelle scorse settimane a Monfalcone per volontà del Fogolâr cittadino, la mostra Giulietta e Romeo in Friuli ha riscontrato un alto gradimento da parte del pubblico. Il presidente Franco Braida spiega il perché di questo successo.

 

Presidente Braida, il suo Fogolâr ha allestito nel capoluogo della Bisiacheria la mostra “Giulietta e Romeo in Friuli”; perché avete scelto di portare questa storia a Monfalcone?

“Da diversi anni si discute in Friuli e a Verona della paternità territoriale per quanto riguarda l'origine friulana dei protagonisti Luigi Da Porto e Lucina Savorgnan, resi famosi come Romeo e Giulietta dal poema di William Shakespeare. Per questo il Fogolâr ha voluto diffondere le ultime novità portando a Monfalcone scrittori, comitati e associazioni interessate”.

In cosa consistono queste ultime novità?

“Luigi e Lucina appartenevano al potente casato dei Savorgnan che esercitavano il potere indiretto sul territorio friulano per la Repubblica Serenissima di Venezia: lui del ramo Del Torre, lei del ramo Del Monte. Il 26 febbraio 1511 nel palazzo di famiglia di Udine la giovane Lucina fa il suo debutto nella vita sociale e incontra il Capitano di Cavalleria Luigi Da Porto e scocca la scintilla dell'amore. Alcuni mesi dopo Luigi rimane ferito gravemente in una battaglia contro le milizie dell'Impero Austriaco, presso il fiume Natisone a Manzano e viene portato per la degenza a Montorso Vicentino, nelle vicinanze di Verona. Alcuni anni dopo, per ragioni di Stato e politiche, per riappacificare i due rami Savorgnan, sempre in lotta fra loro, Lucina viene indotta a sposare Francesco Savorgnan. Luigi non si rassegna e forse per rivalsa scrive la novella Romeo e Giulietta, cambiando appositamente nomi e luoghi, ambientando la vicenda a Verona, anche per coprire l'origine autobiografica. La novella viene ripresa dal letterato veneziano Pietro Bembo che la intitola La Giulietta, così pure a vario modo lo scrittore Matteo Bandello, la scrittrice Clizia Veronese, uno scrittore francese e uno inglese, finché alla fine del 1500 giunge una copia nelle mani di William Shakespeare che ne ricava una storia di risonanza mondiale. Nel 1985 lo storico e scrittore inglese Cecil Clough, in un importante convegno internazionale a Vicenza, annuncia che la vera storia di Romeo e Giulietta ha origini friulane, dimostrando le incongruenze del testo shakespeariano, mentre la correlazione dei fatti portano la vicenda in Friuli”.

Come mai questa mostra ha suscitato tanto interesse a Monfalcone?

“Il Fogolâr di Monfalcone ha sempre sostenuto le iniziative che riguardano la storia e le tradizioni del Friuli e quelle locali, ma l'interesse suscitato è stato dato principalmente dalla presenza, durante la mostra, di oratori e scrittori friulani di grande importanza: cito Albino Comelli che ha pubblicato il libro “Giulietta e Romeo in Friuli – L'origine friulana del mito”, Gianfranco Ellero che ha presentato la sua ricerca pubblicata nel libro “Il Sogno della Regione Friuli”; oltre all’incontro con l'associazione Giulietta e Romeo in Friuli che ha visto gli interventi  della presidente Laura Zanelli e della responsabile UNESCO Renata Capria D'Aronco e del discendente del casato Savorgnan, Roberto Pirzio Biroli”.

Ci saranno altre iniziative su questa vicenda?

“Durante i 15 giorni dell'esposizione abbiamo avuto richieste di veicolare la mostra in altre località del Friuli e persino in Francia , dove una scuola media è interessata a svolgere una ricerca scolastica con gli alunni. Inoltre abbiamo saputo che il Comune di Udine nel 2019 avvierà iniziative a riguardo: già a febbraio a Udine in via Pracchiuso, in occasione della festa di San Valentino, ci saranno mostre, convegni e dibattiti per dare ulteriore impulso alla conoscenza e alla paternità dell'origine friulana di Giulietta e Romeo”.

Visited 2 times, 1 visit(s) today
Condividi