Trieste, tre mesi tra jazz e musica da film

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redazione

23 Gennaio 2019
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Al via i “Concerti del Conservatorio”

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Il grande repertorio per tastiera, dalle cantate per organo di Buxtehude e Bach del Settecento, fino alle espressioni contemporanee di scrittura pianistica, senza tralasciare l’esplorazione di formazioni cameristiche per archi, e un sorprendente duo arpa e chitarra. Con incursioni nel jazz e nella musica da film, fino ai recital pianistici solistici con alcuni dei pianisti emergenti italiani che più stanno facendo parlare di sé, il cartellone della Stagione inverno-primavera 2019 “Concerti del Conservatorio” prende avvio nella Sala Tartini.

La programmazione, di scena fino al 27 marzo come sempre a fruizione gratuita previa prenotazione, è stata presentata oggi dal Presidente del Conservatorio Lorenzo Capaldo e dal Direttore Roberto Turrin, con i docenti delegati alla produzione Andrea Amendola e alla Comunicazione Paolo Da Col

Saranno dieci appuntamenti con la grande musica, protagonista il Novecento musicale, con proposte artistiche ed esecutive che sorprenderanno il pubblico attraverso esibizioni solistiche – con i nuovi talenti del panorama concertistico, vincitori di concorsi internazionali – e le proposte cameristiche. Spicca la collaborazione con le Giornate del Cinema Muto di Pordenone e con la Cineteca nazionale della Fondazione Csc di Roma per l’accompagnamento musicale del film muto “La memoria dell’Altro” (1913) di Alberto Degli Abati, che vedrà esibirsi venerdì 20 marzo l’Ensemble del Conservatorio G. Tartini di Trieste, ossia i violini Snežana Aćimović e Dragana Gajić, Liubov Zuraeva alla viola, Kezia Andrejcsik al violoncello, Sara Brumat al flauto, Andrea Corazza al clarinetto, Marco Risolino al pianoforte, per la direzione di Biagio Micciulla, giovane trombonista (già nelle fila dell’orchestra giovanile Cherubini di Ravenna e Piacenza diretta e fondata dal maestro Riccardo Muti; dal 2015 Micciulla studia direzione d’orchestra al Tartini). Verranno eseguite musiche di Davide Coppola, Silvio Bartoli, Lorenzo Visintin, Riccardo Pitacco.

Un ensemble di tutt’altro sapore, in cui le forme classiche del jazz vengono reinterpretate in chiave moderna, quello di questa sera alle 20.30 con il Gregoretti Electric Quintet composto da musicisti che si stanno perfezionando negli indirizzi jazz del Tartini, su composizioni di Giovanni Gregoretti, contrabbassista e compositore, concerto che dà il via al nuovo cartellone.

Tre gli appuntamenti in Duo della stagione: a iniziare dalla serata dedicata alla produzione pianistica contemporanea bulgara, quella di mercoledì 30 gennaio con Velislava Karagenova al pianoforte e con la partecipazione di Katya Vasileva sempre al piano, e brani dei compositori Marin Goleminov (1908 – 2000), Svetoslav Karagenov (del 1967), Nikolay Stoykov (del 1936) l’arrangiamento per piano quattro mani curato da Svetoslav Karagenov del Jerez dello spagnolo Isaac Albéniz, per concludere con le suggestive Five Impressions per pianoforte di Samuel Barber.

Un Duo appassionante e cristallino quello di mercoledì 20 febbraio con Nicoletta Sanzin all’arpa e di Sandro Tortolano alla chitarra in un concerto dal titolo “Les cordes chantantes”, che omaggia due strumenti vicini, la cui formazione in duo è stata consacrata da due mostri sacri, Nicanor Zabaleta all’arpa e Narciso Yepes alla chitarra, musicisti che Sanzin-Tortolano (artisti con lunga esperienza solistica e colleghi al Conservatorio) celebreranno proprio in un programma a loro dedicato, con opere tra gli altri di Tansman, Granados e Boccherini.

Duo violino pianoforte per Aleš Lavrenčič e Sebastiano Gubian, mercoledì 6 marzo, in un concerto intenso ed emotivamente coinvolgente, con la Ciaccona di Bach, la sonata per violino e pianoforte di César Franck e la Tzigane “rapsodie de Concert” di Ravel. Vincitore di innumerevoli premi, il violinista Lavrenčič (classe 1998) è da poco stato riconosciuto come idoneo nel ruolo di violino di spalla all’Orchestra Nazionale Sinfonica dei Conservatori Italiani e di violino di fila dell’orchestra della Fondazione Teatro Lirico di Trieste. Con lui Gubian – pianista e interprete alla celesta – nato nel 1997, è pianista dell’Orchestra Nazionale dei Conservatiori italiani.

Uno degli organisti italiani più brillanti e rappresentativi della sua generazione, organista europeo dell’ECHO 2012, Manuel Tomadin docente di organo al Conservatorio, mercoledì 20 marzo proporrà una serata dedicata allo strumento a mantice, ai primordi della storia musicale occidentale, celebrando un connubio artistico e di amicizia, quello tra Dietrich Buxtehude e Johann Sebastian Bach nel dicembre del 1705. Incontro che determinò lo stile e le produzioni bachiane giovanili.

Fiore all’occhiello delle stagioni dei Concerti del Conservatorio del Tartini, sono i recital pianistici, con talentuosi musicisti emergenti. Tre i giovani pianisti che si esibiranno in sala Tartini, nomi che hanno già iniziato a farsi conoscere e riconoscere a livello nazionale: mercoledì 13 febbraio si esibirà Maria Iaiza, nata a Palmanova nel 1989, diplomatasi a Udine al Tomadini, attualmente iscritta al biennio specialsitico del Tardini di Udine. Iaiza si è perfezionata in masterclass con musicisti di chiara fama come Andrej Jasinsky, Daniel Rivera, Maurizio Baglini, Antoinette Van Zabner. Si è esibita in recital in numerose stagioni in Italia e Croazia. Proporrà un programma con brani di Rameau, Rautavara, Crumb, Liszt e Brahms.

Mercoledì 27 febbraio sarà la volta di Luca Chiandotto, nato a Latisana 1995, in un concerto dedicato ai Volti del Novecento (Skrjabin, Ravel e Barber) arricchiti da un caposaldo della scrittura pianistica, i canoni sul Thema Regium di Bach. Chiandotto, diplomatosi al Tartini nel 2017 col massimo dei voti, si è esibito in sale da concerto del Nord Italia e all’estero. Vincitore di innumerevoli importanti premi in prestigiosi concorsi – tra cui il terzo premio al concorso internazionale Rospigliosi – Premio Schumann e il Premio Lamberto Brunelli riservato ai migliori diplomati italiani – nel 2018 è stato finalista all’Isidor Bajic Piano Memoria Competition di Novi Sad dove ha ottenuto la borsa di studio Sinclair Ravazzolo.

Chiude il cartellone invernale mercoledì 27 marzo il pianista Nicola Losito, classe 1995: non una promessa ma uno dei migliori talenti della sua generazione. A soli 21 anni la rivista Amadeus ha pubblicato un suo cd inedito interamente dedicato a Robert Schumann dedicandogli la copertina. Nel 2017 ha ottenuto la Medaglia della Camera dei Deputati come riconoscimento al talento. Dal 2017 è artista sostenuto dai Cidim, e l’anno successivo ha debuttato a Istanbul, Budapest, Lugano, Oslo e Londra nella Steinway Hall per la Fondazione Keyboard Trust. Ha vinto primi premi  in innumerevoli concorsi internazionali (tra cui il Muzio Clementi di Firenze, l’Isidor Bajic Piano Memorial Competition di Novi Sad) sista perfezionando al Tardini di Trieste e all’Accademia pianistica di Imola. Porterà un repertorio che celebra i principi del pianoforte, Beethoven, Liszt e Chopin.

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