Archeologia, i “pezzi” aquileiesi ritornano da Vienna

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redazione

13 Dicembre 2018
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L’annuncio di Antonio Zanardi Landi

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Si è tenuta ieri sera nella Sala Consiliare del Comune di Aquileia l’assemblea cittadina proposta da Comune e dalla Fondazione Aquileia per condividere con la cittadinanza i progetti in cantiere per il 2019 e per fare il punto sui lavori di valorizzazione e riqualificazione

Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia , ha annunciato «l’avvenuta firma del passaggio di consegne dal MIBAC alla Fondazione Aquileia di Palazzo Brunner e dell’area archeologica adiacente su cui insistono i resti dell’antico anfiteatro, dell’area ex Sandrigo lungo la sponda orientale del porto fluviale e dell’area ex officine Moro a nord del foro».

In particolare il presidente ha voluto sottolineare «l’importanza strategica di palazzo Brunner, posto nella centrale via Roma e che si affaccia sui resti dell’ anfiteatro romano e su aree archeologiche di grande importanza.  Il seicentesco edificio però versa in uno stato di estremo degrado e che necessita di interventi urgenti per scongiurare  rischi di un crollo del tetto danneggiato per infiltrazioni d’acqua. Dopo la firma di oggi la Fondazione Aquileia si adopererà immediatamente per la messa in sicurezza del palazzo».

Il sindaco Gabriele Spanghero ha voluto evidenziare «l’importanza di un’altra acquisizione effettuata dalla Fondazione Aquileia e in particolare dell’area su cui insiste il decumano di Aratria Gallia che era di proprietà privata».

Come ha sottolineato anche il direttore della Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi, «l’acquisizione di quest’area ci permetterà di collegare l’area del foro alle mura a zig-zag, alle grandi terme e al sepolcreto rendendo fruibile a cittadini e visitatori l’asse est-ovest di quello che diventerà un parco archeologico, da attraversare a piedi attraverso percorsi immersi nella storia» .

Il presidente Zanardi Landi ha poi annunciato che la Fondazione Aquileia intende proseguire con il programma delle mostre e nel 2019 – da maggio a settembre – sarà realizzata una grande mostra con i pezzi aquileiesi attualmente conservati al Kunsthistorisches Museum di Vienna, pezzi che gli archeologi austriaci avevano scoperto ad Aquileia e portato a Vienna prima del 1918 e che comprendono sculture, rilievi tra cui l’ovale con Mitra, la patera d’argento di Aquileia e la grande croce di bronzo del IV secolo.

Durante l’inverno si terrà una mostra di giovani pittori russi mentre per l’estate è in programma una mostra fotografica itinerante di Elio Ciol che porterà Aquileia in varie capitali a partire da Vienna, Belgrado, Mosca e Tunisi.

Il direttore Tiussi ha voluto anche ricordare i lavori in corso al fondo Cal dove sono in corso di sostituzione le passerelle e dove si procederà poi al risanamento dell’edificio che ospita il mosaico del Buon Pastore e il completamento del primo stralcio dei lavori sul fondo Cossar dove sono stati ricostruiti i volumi di una prima parte della domus romana e dove a breve partiranno i lavori del secondo lotto per il completamento delle coperture e l’allestimento con supporti didattici e multimediali che dovranno essere utili a comprendere la vita nell’Aquileia di 2000 anni fa.

Il sindaco ha sottolineato anche la convenzione esistente tra Comune e Fondazione Aquileia per la riqualificazione di via Salvemini in base alla quale la Fondazione Aquileia si occuperà del secondo lotto con cui verrà ridisegnato lo spazio urbano e il percorso dal porto fluviale al Museo paleocristiano pensando soprattutto a chi si muove a piedi.

Numerose le associazioni, cittadini e consiglieri presenti che hanno apprezzato il momento di confronto e il lavoro fatto, segnalando taluni l’opportunità di trovare nuovi strumenti partecipativi  per portare avanti un dialogo continuo con la Fondazione Aquileia.

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