Udine, inaugurato laboratorio di traduzione assistita

imagazine_icona

redazione

16 Novembre 2018
Reading Time: 2 minutes

Doppio taglio del nastro

Condividi

Doppio taglio del nastro a palazzo Politi-Camavitto, in via Zanon a Udine, dove è stato inaugurato ufficialmente il Laboratorio per la traduzione assistita, realizzato dall’Ateneo all’interno del piano strategico del Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società. Elemento di particolare spicco del LabTA è la possibilità di utilizzare SDL-Trados, software adottato dalle maggiori agenzie di traduzione e dalle imprese per ottimizzare modi e tempi della traduzione di testi tecnici.

«Un altro fiore all’occhiello per il nostro ateneo – ha affermato il rettore Alberto De Toni –, sia per l’importanza di questo punto di riferimento al servizio della formazione degli studenti del corso di Laurea magistrale in Traduzione e mediazione culturale, sia per il nuovo look del palazzo, che torna agli antichi splendori. Il frutto di un grande e bellissimo lavoro di squadra che fa parte del percorso di rinnovamento messo in atto per le nostre sedi».

Il rettore, dopo aver guidato una visita al rinato palazzo, ha ringraziato tutti coloro i quali hanno dato un contributo al raggiungimento di questo traguardo: per la parte del restauro il coordinatore dei lavori, ing. Giampaolo Proscia, dirigente dei Servizi operativi dell’ateneo, la professoressa Christina Conti, docente di Tecnolgia dell’Architettura al DPIA ed esperta di design, gli informatici del DMIF, e per la parte laboratoriale, la coordinatrice per la realizzazione della nuova struttura, la prof.ssa Rosanna Giaquinta, responsabile del progetto per il DILL, ed Eleonora Sacchi, segretaria della sezione regionale dell’AITI (Associazione Italiana Traduttori e Interpreti), che guiderà gli studenti all’utilizzo di questo strumento portandoli a un efficace livello di padronanza.

Ospite d’onore dell’evento è stata Katia Castellani, Antenna della Direzione generale Traduzione della Commissione europea, la quale ha sottolineato «quanto sia importante per gli aspiranti traduttori istituzionali padroneggiare gli strumenti come quello disponibile a Udine, che in gergo tecnico si chiamano CAT tools».

Situato negli spazi del palazzo Politi-Camavitto, recentemente aggiornato anche con le segnaletiche di orientamento d’Ateneo, il laboratorio potrà essere di supporto anche alle attività del Centro linguistico e d’Ateneo, anch’esso sito in via Zanon.

«Uno strumento importantissimo per gli studenti del corso di Laurea magistrale in Traduzione e mediazione culturale – ha dichiarato la professoressa Giaquinta –, che, una volta laureati, utilizzeranno le loro competenze al servizio delle imprese produttive, commerciali e di servizi attive sul territorio, a livello nazionale e internazionale». Il LabTA, composto da due sale collegabili in videoconferenza, offre 37 postazioni dotate di computer di ultima generazione, Wi-Fi e collegamento audio-video completo.

La creazione del LabTA porta a compimento un percorso che viene da lontano: già negli anni dal 1998 al 2005 il corso di laurea in Traduttori e interpreti, allora attivo a Gorizia, aveva allestito un laboratorio per l’utilizzo del programma Trados, successivamente utilizzato per seminari extracurriculari in collaborazione con l’Università di Trieste. Ora il LabTA e le attività a esso collegate entrano a far parte in modo permanente dell’offerta formativa dell’Ateneo.

Visited 1 times, 1 visit(s) today
Condividi