Trieste, scoperto traffico illecito di datteri di mare

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redazione

4 Maggio 2018
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Operazione congiunta di Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto

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Scoperto un traffico illecito di datteri di mare dalla Croazia verso l’Italia. I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Muggia, in sinergia con il personale della Capitaneria di Porto di Trieste, hanno sequestrato ingenti quantitativi di prodotti ittici illegalmente introdotti nel territorio dello Stato, alcuni dei quali sottoposti a vincoli di commercializzazione.

Una pattuglia delle Fiamme Gialle della Tenenza di Muggia ha intercettato lungo la grande viabilità triestina, e sottoposto a controllo, un furgone frigo con targa italiana. All’interno del mezzo erano stipati circa 1.000 Kg. di prodotti ittici (in prevalenza mitili, ostriche e altri molluschi bivalvi) di origine e provenienza croata, destinati al mercato nazionale delle pescherie e della ristorazione. L’ispezione del carico, condotta con l’ausilio degli Ispettori del Nucleo Centrale Pesca della Capitaneria di Porto di Trieste, ha consentito di riscontrare la mancanza della documentazione commerciale prevista dalla vigente normativa comunitaria, che armonizza e detta le regole per la salvaguardia della “igiene e sicurezza alimentare”, con specifico riferimento al trasporto, all’importazione e alla commercializzazione di prodotti della pesca destinati al consumo umano. Tra i vari prodotti trasportati, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno rinvenuto anche 15 Kg. di “datteri di mare”, specie in via di estinzione di cui è vietata la detenzione e la commercializzazione. Il trasportatore è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria triestina per il reato di detenzione di esemplari di una specie protetta, con il conseguente sequestro complessivo di 225 Kg. di prodotti ittici (tra i quali i datteri di mare), che immessi sul mercato illegale, avrebbero fruttato un guadagno superiore a 2.500 euro.

L’operazione di servizio condotta dai Finanzieri con la collaborazione del personale della Capitaneria di Porto è solo l’ultima di una serie di controlli su strada portati a termine negli ultimi mesi. Dalla scorsa estate sono stati sottoposti a sequestro ingenti quantitativi di prodotti ittici, molto richiesti sul mercato, ma che non potevano essere commercializzati perché privi delle marcature obbligatorie di “rintracciabilità” e di “identificazione” o per divieto assoluto, come nel caso dei datteri di mare. Si tratta, in tutto, di circa 245 Kg. di “limoni di mare”, di 440 Kg. di “ostriche comuni”, di 40 Kg. di “mussoli”, di 371 Kg. di “tartufi di mare”, di 17,5 Kg. di “ricci di mare”, di 3,7 Kg. di “lumache di mare”, di 50 Kg. di “seppie” e di 2.360 Kg. di “Oloturie – Cetrioli di mare”. Pesanti le multe nei confronti degli autisti individuati alla guida dei mezzi e delle relative imprese individuali nazionali destinatarie del pescato, per un ammontare complessivo da un minimo di 5.000 a un massimo di 50.000 euro. In caso di estinzione anticipata, sarà versata nelle casse dell’Erario la cifra complessiva di quasi 20.000 euro.

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