A Cividale cinque quadri sull’Europa di oggi

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redazione

3 Luglio 2017
Reading Time: 2 minutes

Nell’ambito di Mittelfest

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La 26.ma edizione di Mittelfest, in programma a Cividale del Friuli tra il 15 e il 25 luglio prossimi, chiude sul tema dell’Aria la trilogia degli elementi, ideata dal direttore artistico Franco Calabretto. Accanto a questo tema portante, il festival prosegue la riflessione sui destini dell’Europa, coinvolgendo per la prima volta in contemporanea tutti i principali teatri regionali di produzione.

Il sogno europeo collettivo delle ultime generazioni e le differenti visioni sui destini dell’Europa contemporanea caratterizzano il progetto produttivo multidisciplinare tra musica, teatro e danza – ideato, prodotto e realizzato da Mittelfest 2017 – “EU Europa Utopia, uno spettacolo a “stazioni” allestito nel Complesso di San Francesco.

L’evento è stato presentato alla stampa a Trieste alla Stazione Rogers: presente il direttore Calabretto, il presidente Federico Rossi con i registi, gli autori e i coreografi individuati dalle cinque realtà produttive coinvolte, chiamati a interpretare con il proprio personale punto di vista questo evento corale. Cinque quadri da venti minuti ciascuno, cinque diverse visioni, tra utopia e disincanto, tra speranza e puntuale analisi della realtà, che saranno rappresentati in contemporanea in diverse sale di un unico spazio. Con il coordinamento produttivo di Nadia Cijan, sfileranno i danzatori guidati dal coreografo e ballerino Giovanni Leonarduzzi, per il quadro di ArtistiAssociati dal titolo “Là dove nascono i mostri”, una performance sulle speranze per una nuova Europa, in scena lo stesso Giovanni Leonarduzzi, Raffaello Titton, Giovanni Masetti, Mauro Tonet, musica dal vivo di Marco Rodella, voce e beatbox, chiatarra e seconda voce affidata a Roberto Pecar.

Lady Europe 2.0” è il titolo del lavoro firmato da Rita Maffei per Css Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia, un’ideale “sequel” dello spettacolo proposto a Mittelfest nel 2012 che racconta come molte cose siano intanto cambiate: Lady Europe è stanca e invecchiata, il suo salotto è impolverato, la luce fioca. Forse Lady Europe non uscirà nemmeno dalla sua stanza per incontrare il pubblico. L’installazione scenica è firmata da Luigina Tusini, in scena il collettivo N46-E13.

Matteo Oleotto firma come co-autore e regista la produzione de La Contrada “L’Europa è una cosa seria” dove i protagonisti, marito e moglie, sono impegnati nel tentativo di costruire la Costituzione dello “Stato perfetto”. A interpretarli Maurizio Fanin e Sara Zanni.

Un semplice anagramma Europa O’paure” è il titolo della proposta che l’attrice e regista Marcela Serli firma per il Teatro Stabile del FVG, venti minuti dedicati a coloro che hanno creduto che l'Europa fosse un'utopia realizzabile; in scena Andrea Germani e Maria Grazia Plos.

Sabrina Morena dirige “Soseska Evropa/ Condominio Europa” per Teatro Stabile Sloveno Trieste – Slovensko Stalno Gledališče, una proposta che riunisce varie realtà culturali triestine intorno ai temi della convivenza.

Ogni quadro verrà replicato cinque volte per permettere al pubblico, diviso in gruppi, di poter seguire tutti gli spettacoli. 

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