Testimoni della Storia, Trieste premia Corrado Formigli

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redazione

9 Giugno 2017
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Il 22 giugno la consegna

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Va a Corrado Formigli la sesta edizione del Premio Crédit Agricole FriulAdria Testimoni della Storia, promosso dal Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta su impulso di Crédit Agricole FriulAdria, d’intesa con il festival pordenonelegge.

«Giornalista e conduttore televisivo preparato e incisivo, capace di arrivare immediatamente all’essenza della questione grazie ad una eloquenza diretta ed efficace, Corrado Formigli – recitano le motivazioni – è autore e protagonista di apprezzati reportage d’inchiesta realizzati nei luoghi più critici del pianeta».

Il premio, assegnato nelle scorse edizioni a Gianni Minà, Giovanni Floris, Lilli Gruber, Ferruccio De Bortoli ed Ezio Mauro, sarà consegnato giovedì 22 giugno alle 18 nella Sala Tergeste dell’Hotel Savoia Excelsior Palace (Trieste, Riva del Mandracchio 4). Subito dopo Corrado Formigli sarà protagonista di un incontro dedicato ai temi del suo ultimo libro, “Il falso nemico. Perché non sconfiggiamo il califfato nero” (Rizzoli), in dialogo con il giornalista Omar Monestier. E sempre giovedì 22 giugno, dalle 20.30 al Politeama Rossetti di Trieste, Formigli sarà fra i protagonisti della serata “I nostri Angeli”, evento culminante del Premio Luchetta 2017.

«Il Premio Crédit Agricole FriulAdria, ideato nel 2012, – spiega la presidente di Crédit Agricole FriulAdria, Chiara Mio – è riservato a un giornalista che abbia saputo raccontare in maniera avvincente un fatto, un periodo o un personaggio storico. Il Premio viene accompagnato da un tallero autentico di Maria Teresa, moneta di riferimento di tutti gli Stati dell’Impero asburgico. È quindi un antesignano dell’Euro e un simbolo di unione che accomuna alcuni importanti eventi culturali da noi sostenuti. Siamo contenti di consegnarlo quest’anno a un professionista serio e competente come Corrado Formigli, rappresentante di un modo di fare informazione efficace e documentato».

Nell’informazione delle ultime stagioni e nel lavoro di Corrado Formigli restano centrali i temi del suo ultimo saggio, Il falso nemico. Perché non sconfiggiamo il califfato nero: “C’è una guerra in corso – spiega l’autore – e non la stiamo vincendo. Il califfo è già qui tra noi, confuso tra la folla. Coi suoi mille volti, pronto a morire per rinascere ancora”. I fatti danno ragione ogni giorno a queste parole e dimostrano che “l’onda nera sta dilagando, cambiando per sempre il volto del mondo e le nostre abitudini”. Il libro di Formigli spiega quali incredibili complicità e quanta occidentale sapienza si nascondano sotto la maschera dei nuovi terroristi: “È solo occupandoci dei nostri errori e del loro dolore che potremo avere una chance”, spiega il giornalista.

 

Corrado Formigli conduce Piazzapulita su La7. È stato il primo giornalista italiano a entrare a Kobane durante l’assedio dello Stato islamico. Negli ultimi vent’anni ha raccontato da inviato i principali fatti nazionali e internazionali per Rai, Mediaset, SkyTG24 e La7. Per i suoi reportage sulle stragi islamiste in Algeria e l’apartheid in Sudafrica ha vinto due volte il premio Ilaria Alpi. Nel 2013 ha pubblicato il libro Impresa impossibile. Storie di italiani che hanno combattuto e vinto la crisi (Mondadori) e nel 2016 Il falso nemico. Perché non sconfiggiamo il califfato nero (Rizzoli).

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