Muggia, inaugura l’area archeologica del Monte Castellier

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Margherita Reguitti

7 Giugno 2017
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Sabato la cerimonia ufficiale

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Sabato 10 giugno alle 11 il sindaco di Muggia, Laura Marzi, e il soprintendente regionale archeologia, belle arti e paesaggio, Corrado Azzollini, inaugureranno l’area archeologica del Monte Castellier di Elleri a ridosso del confine con la Repubblica di Slovenia. Gli archeologi Luciana Mandruzzato e Giulio Simeoni illustreranno i lavori di scavo archeologico, restauro, riqualificazione e studio, promossi dal comune ed effettuati sotto la direzione scientifica della Soprintendenza con il co-finanziamento della Regione per complessivi 560 mila euro.

L’area riqualificata comprende due siti: il Castelliere di Elleri e la necropoli di Santa Barbara. Il sito fu lungamente utilizzato, forse grazie alla sua fortunata collocazione in una zona con terreni adatti al pascolo e alle coltivazioni. In epoca romana furono rinforzati i muri esistenti con affiancamenti di nuove strutture.

GLI ARTEFICI. Il progetto è stato redatto dall’architetto Fabiana Pieri, che ha anche diretto i lavori, dall’ingegnere Andrea Borgobello e dalla Mecasol S.r.l., con la collaborazione dell’architetto Luca Colomban. L'intervento di riqualificazione e potenziamento del sito ha puntato alla valorizzazione del Castelliere di Elleri, attraverso un ampliamento dell’area archeologica attrezzata con inclusione, nel percorso di visita, anche della necropoli di S. Barbara. I lavori, per la direzione scientifica di Paola Ventura,  sono stati realizzati dall’associazione temporanea d’impresa: Di Betta Giannino S.r.l. di Nimis (UD), Akanthos – restauri d’arte di Elisa Barberi di Trieste – e Arxe di Mandruzzato Luciana e C. snc di Trieste.

IL PROGETTO ARCHEOLOGICO. È un’operazione che comprende, oltre lo scavo archeologico stratigrafico, un’attività di studio e analisi delle strutture e dei materiali, compiuti presso il vallo, fino alla messa in luce dell’originario varco d’accesso al pianoro sommitale dove aveva sede il Castelliere protostorico, un sito abitativo, cinto da un muro fortificato con funzione difensiva. Dei resti murari, risalenti in parte al 1600 a.C. circa, caratterizzati dall’uso della pietra arenaria, è stato realizzato un accurato restauro conservativo. Sono stati effettuati, inoltre, studi dei reperti ceramici e di quelli faunistici, uno studio palinologico e archeobotanico, e alcune datazioni al radiocarbonio su fauna e carboni. Entro settembre tutti gli studi saranno pubblicati in un volume e disponibili sul sito internet del Comune di Muggia.

IL PERCORSO DI VISITA. Nell’abitato di Santa Barbara è collocato il  primo dei tanti  pannelli didattico in varie lingue che descrive l’area archeologica e i percorsi di visita. Una strada carrabile consente l’accesso al pianoro sommitale anche ai diversamente abili e alla necropoli. Un tracciato ad anello, appositamente studiato, rende possibile comprendere l’effettiva consistenza dell’opera difensiva. A breve il Comune predisporrà visite guidate e altre attività didattiche.

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