Triplice alleanza per rilanciare l’economia

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redazione

15 Marzo 2017
Reading Time: 2 minutes

Accordo tra Regione, Porto di Trieste e Area di Ricerca

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“L'Accordo sottoscritto oggi pone le fondamenta per conseguire, da qui ai prossimi dieci anni, l'obiettivo di creare seimila posti di lavoro, in un territorio come quello triestino che deve puntare a spazi manifatturieri dedicati all'alta tecnologia grazie all'alleanza, favorita e sostenuta dall'Amministrazione regionale, fra l'Authority del Porto e l'Area di ricerca”.

Questo il concetto espresso dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani nel corso della firma del Protocollo di intesa siglato oggi a Trieste nel Palazzo della Regione dal presidente dell'Autorità di Sistema Portuale Mare Adriatico Orientale Zeno D'Agostino e dal presidente di AREA Science Park Sergio Paoletti.

Nel dettaglio l'accordo, che ha una durata di tre anni, prevede che Porto e AREA istituiscano Tavoli tecnici, occasioni di dialogo e confronto per individuare linee d'azione capaci di innestare lo sviluppo economico. In questo ambito saranno individuate e sperimentate nuove metodologie per agevolare insediamenti industriali ad alta tecnologia, con particolare attenzione all'innovazione nel settore manifatturiero, della logistica e dell'economia circolare. Il tutto coerente a una visione strategica improntata a forme di produzione non inquinanti e che limitino il consumo di materie prime, minimizzando e riutilizzando gli scarti di produzione.

La presidente ha messo l'accento sulla filiera istituzionale virtuosa alla base di questa collaborazione, che comprende il sostegno della Commissione Europea, del Ministero degli Esteri, oltre che della stessa Regione e degli Enti territoriali.

Il presidente dell'Authority Zeno D'Agostino ha rimarcato la priorità del Porto di introdurre costantemente processi innovativi, in quanto sul mercato internazionale vengono richieste qualità e competenze superiori rispetto al passato. Proprio per questo motivo la partnership con AREA assume un'importanza decisiva per la crescita economica e occupazionale non solo dello scalo, ma di tutto il territorio regionale.

Da parte sua Paoletti ha evidenziato le opportunità legate all'attività di alta formazione di AREA: sia di tipo universitario sia tecnico superiore, entrambe determinanti per preparare quei profili idonei a essere inseriti in un sistema industriale ad alta qualità tecnologica.

Come ha spiegato anche il direttore generale di AREA Stefano Casaleggi, confermando le ricadute occupazionali generate da questo modello di sviluppo, la parte manifatturiera dell'alta tecnologia crea posti di lavoro qualificati al cui percorso formativo AREA mette a disposizione la competenza necessaria per avviare un tipo di produzione contraddistinto dall'innovazione, da lotti più ridotti e ispirato alla sostenibilità ecologica.

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