A Udine il primo Pride del Friuli Venezia Giulia

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redazione

21 Febbraio 2017
Reading Time: 3 minutes

In programma il 10 giugno

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I movimenti LGBTQIA di Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto hanno scelto il Friuli Venezia Giulia come regione dove svolgere i numerosi eventi di avvicinamento e sensibilizzazione alla parata che si terrà il prossimo 10 giugno 2017 a Udine. Dopo Padova, Bassano del Grappa, Vicenza, Venezia, Verona e Treviso, la scelta del Friuli Venezia Giulia è legata alla volontà di rafforzare un percorso di cambiamento e sensibilizzazione della cittadinanza regionale. Tutti i capoluoghi – Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine – ospiteranno numerosi eventi, mentre la parata finale si svolgerà a Udine.

Fvg Pride è organizzato da cinque associazioni regionali, Arcigay Friuli, Arcilesbica Udine, Arcigay Arcobaleno Trieste e Gorizia, La Fenice Fvg e Associazione Universitaria Iris. Nel novembre 2016 le cinque associazioni hanno deciso di unirsi in un comitato che non solo si prendesse carico dell’organizzazione del primo Pride regionale, ma che elaborasse un manifesto politico in cui mettere nero su bianco le istanze a favore di tutti coloro che, per qualsiasi motivo indipendente dalla loro volontà, si trovano a essere discriminati.

«Udine – commenta il sindaco, Furio Honsell – si è sempre molto impegnata per i diritti civili e per la parità delle opportunità anche rispetto alle istanze LGBT. Proprio per questo come amministrazione siamo lieti che la città sia stata scelta per ospitare una manifestazione civile di questa rilevanza».

«Ritengo che proprio le donne, che da sempre subiscono forme di discriminazione e disparità, possano comprendere e condividere pienamente – sottolinea l’assessora alle Pari opportunità, Cinzia Del Torre – tutti i percorsi finalizzati a combattere ogni forma di discriminazione legata al genere».

«La condivisione del percorso è una scelta fatta a livello regionale – dichiara l’assessora regionale Loredana Panariti – perché crediamo fortemente che confermare i diritti di alcuni non li toglie al resto della cittadinanza. Il percorso intrapreso dal Friuli Venezia Giulia è quello della discussione aperta, per mettersi nei panni degli altri e riuscire a comprenderci»

«Il Pride è un nostro diritto come cittadini, ma è anche un nostro dovere nei confronti della nostra storia. La storia passata, commemorando e celebrando i moti di Stonewall e tutte le persone che con il loro orgoglio hanno portato al riconoscimento delle nostre identità e diritti e che, soprattutto, ci hanno insegnato la capacità di lottare e far sentire la nostra voce come comunità e come individui».

Queste le parole di Nacho Quintana Vergara, presidente di Arcigay Friuli per sottolineare la rilevanza sociale e culturale di un evento che non guarda solo alle istanze della comunità LGBTQIA, ma a quelle di tutte le persone che continuano a essere discriminate per qualsiasi motivo.

«Fvg Pride – ha confermato Antonella Nicosia, presidentessa di Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia – è un’occasione per riaffermare l’impegno a lottare contro ogni forma di violenza e di discriminazione agita non solo nei confronti delle persone LGBTI, ma anche delle donne e delle persone di diversa provenienza etnica. Quest’anno è anche un’occasione per privilegiare il senso dello stare insieme e promuovere un modello concreto di cittadinanza attiva».

L’evento finale si svolgerà sabato 10 giungo a Udine. Il Pride è però pensato come un’unica grande manifestazione che da marzo coinvolgerà l’intera regione con un calendario di appuntamenti in continuo divenire. Presentazioni di libri, concerti, spettacoli teatrali, convegni e flash mob si svolgeranno ogni settimana nelle quattro province regionali, fino al giorno della parata finale.

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