Il futuro dell’Europa si confronta a Gorizia

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redazione

21 Novembre 2016
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Da mercoledì a sabato convegno internazionale

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Un’occasione di confronto sui grandi temi che riguardano l’Europa. L’istituto per gli incontri culturali mitteleuropei di Gorizia (Icm), che dal 1966 si occupa dell’attività di ricerca e trasmissione della cultura umanistica dei Paesi dell’Europa centro orientale al fine di favorire il dialogo e la consapevolezza di una comune identità culturale, organizza il convegno “Cultura (mitteleuropea) e futuro dell’Europa”, dal 23 al 26 novembre tra Gorizia e Nova Gorica. L’evento, promosso con il patrocinio e il sostegno della Regione, della Provincia, del Comune e della Camera di Commercio di Gorizia e della Fondazione Ca.Ri.Go in collaborazione con altri enti, si aprirà mercoledì 23 novembre, alle 17.30, nella sala “Della Torre” della Fondazione Ca.Ri.Go, con la presentazione di un’iniziativa avviata da un gruppo di donne residenti a Bratunac (Bosnia Erzegovina) in collaborazione con il Centro Volontari Cooperazione allo Sviluppo di Gorizia.

Giovedì 24, alle 9.30, a Palazzo Attems, Fulvio Salimbeni, presidente dell’Icm, aprirà i lavori. Dopo la prolusione di Cesare Alzati, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, interverrà l’onorevole Antimo Cesaro, Sottosegretario di Stato del Ministero dei Beni e le Attività Culturali e del Turismo. Nel pomeriggio, alle 15.30, al Castello di Kromberk, a Nova Gorica, sarà inaugurata la mostra documentale “Fratelli. I Cinquant’anni degli Incontri Culturali Mitteleuropei”. A seguire, a partire dalle 16, interverranno numerosi esperti, tra cui Dimitrij Rupel, rettore di Nova Univerza e ministro degli Esteri della Repubblica di Slovenia dal 1990 al 1993 e dal 2000 al 2008. In serata visita guidata alla mostra “Begunci” (Sfollati), a cura del Goriški Muzej Grad Kromberk.

Venerdì 25 novembre, alle 9.30, Aula Magna dell’Università di Udine (via Santa Chiara, Gorizia), si parlerà di “Europa: dialogo delle fedi per la pace”. Si confronteranno Rav Ariel Haddad, rabbino di Lubiana, Semso Osmanović, presidente della comunità bosniaca di Trieste, e Nader Akkad, centro islamico di Trieste. Nel pomeriggio Raško Radović, parroco, protopresbitero stavroforo della chiesa serbo ortodossa di San Spiridione di Trieste dialogherà con la pastora luterana Ulrike Eichler di Trieste. Sempre venerdì, alle 15, “Muri che s’alzano, muri che cadono”, con interventi di numerosi docenti universitari. Alle 21, a Palazzo Lantieri (p.zza S. Antonio), concerto dell’Orchestra Thomas Schippers di Gorizia.

Sabato 26 novembre, alle 9, Sala “Della Torre” Fondazione Ca.Ri.Go., docenti, musicologi, critici e storici della musica, si confronteranno sul tema “Arti e cultura nella Mitteleuropa”. Alle 11.30 trasferimento in bus al parco Ungaretti di Castelnuovo di Sagrado, passando per i luoghi significativi del confine. Alle 15 proiezione del documentario “Allamhatar”, con presentazione a cura del regista Cristian Natoli. Alle 16, invece, a Castelnuovo di Sagrado, dialogo sul tema “Media, tecnologie, lingue, comunicazione”. Alle 18 letture di poesie di Giuseppe Ungaretti e Alojz Gradnik, a cura del polo liceale di Gorizia (istituti “Dante Alighieri”, “Duca degli Abbruzzi” e “Scipio Slataper”) e dello Slovenski licejski pol v Gorici. In chiusura proiezione del documentario “Doberdob: Ungaretti-Voranc”, prodotto da RTV Radio Televizija Slovenija con presentazione a cura del regista Valentin Pečenko.  

«Lo scorso mese di maggio – spiega il presidente, Fulvio Salimbeni – abbiamo festeggiato il cinquantesimo anniversario del primo incontro dedicato al tema della “Poesia”, cui partecipò Giuseppe Ungaretti, che lasciò ai presenti un messaggio significativo sul valore etico dell’umana fratellanza. Da allora, gli incontri sono proseguiti con l’obbiettivo di superare le divergenze e riacquistare l’unità. L’Icm ha portato il proprio originale contributo all’abbattimento della “cortina di ferro” tra Est e Ovest dell’Europa». Accanto all’esposizione degli interventi e delle relazioni congressuali, sono previsti momenti di incontro che coinvolgeranno gli studenti delle scuole superiori e delle Università del territorio. Sarà anche promossa la condivisione di esperienze di convivenza concreta in aree caratterizzate da forti conflitti, per esempio la cooperativa “Insieme” di Bratunac (Bosnia-Erzegovina), attiva nella “riqualificazione professionale” di donne vittime della guerra nel settore agricolo.

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