Fondo per l’Autonomia Possibile, domande record a Trieste

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redazione

9 Agosto 2016
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Finora liquidate 850 richieste

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L'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Trieste, Carlo Grilli, ha fatto il punto della situazione in merito al Fondo per l'Autonomia Possibile (FAP) nel corso di una conferenza stampa  a cui hanno partecipato i funzionari Anna Galopin e Marco Lombardo, con la referente dell'ufficio preposto Erika Ferfoglia.

Istituito con Legge Regionale 6/2006, il Fondo per l’Autonomia Possibile e per l’assistenza a lungo termine è rivolto a persone residenti in regione che, per la loro condizione di non autosufficienza, non possono provvedere alla cura della propria persona e mantenere una normale vita di relazione senza l’aiuto determinante di altri. Gli interventi finanziati con il FAP sono finalizzati pertanto a rafforzare il sostegno pubblico all'area della non autosufficienza e a favorire la permanenza delle persone non autosufficienti al proprio domicilio, sostenendo le famiglie nell’assistenza alla persona cara o attivando o potenziando la rete di assistenza domiciliare integrata.

Sono varie le tipologie di intervento finanziabile: dall’Assegno per l’Autonomia (APA) che ha l’obiettivo di rendere sostenibile l’accudimento a domicilio delle persone ultrasessantacinquenni in condizione di grave non autosufficienza, persone con disabilità sia minori che adulti; il Contributo per l’Aiuto Familiare (CAF) previsto allo scopo di sostenere le situazioni in cui ci si avvale dell’aiuto di addetti all’assistenza familiare assunti direttamente dagli assistiti o dalle loro famiglie, con regolare contratto per almeno 20 ore alla settimana; il Sostegno alla Vita Indipendente (SVI) rivolto a persone disabili adulte in grado di autodeterminarsi con riconoscimento di disabilità grave (LN 104 art 3, comma 3) per finanziare progetti di autonomia che prevedono facilitazione di percorsi di inserimento sociale e lavorativo; il sostegno ad altre forme di emancipazione e di inserimento sociale (SFE) che concorre a finanziare forme di sostegno a favore delle persone  (dai 12 ai 64 anni) in condizione di grave disabilità (come definita dall’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992) che, pur non autodeterminandosi, possono essere inserite in progetti finalizzati alla partecipazione sociale e all’emancipazione, anche parziale, dalla famiglia.

Gli interventi per gli anziani vengono attivati rivolgendosi al Punto unico integrato anziani dell‘Ufficio Territoriale Sociale/Distretto sanitario di appartenenza dove l’Unità di Valutazione Multiprofessionale mette a punto un Progetto Personalizzato condiviso con l’assistito e/o con chi ne fa le veci. Gli interventi per le persone con disabilità vengono attivati rivolgendosi sia al Servizio Sociale Comunale sia ai Servizi distrettuali di ASUITS.

Il Comune di Trieste registra il più alto numero di domande in regione (la media negli ultimi 12 mesi è di 970 utenti e 1.302 progetti), secondo gli ultimi dati aggiornati. La situazione a luglio 2016 è di 850 domande liquidate regolarmente e di altre 105 per cui è in sospeso la liquidazione dell’ultimo o degli ultimi due bimestri per parziale o totale mancanza di rendicontazione da parte degli utenti, ai quali comunque è stata richiesta la regolarizzazione delle pezze giustificative delle spese sostenute, che devono essere conformi a quanto previsto dalla normativa regionale. Le persone possono rivolgersi alle UOT (Unità Operative Territoriali) per informarsi nello specifico sulla necessaria documentazione personale mancante  e che deve ancora essere consegnata.

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