La rivincita dell’albergo diffuso

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redazione

9 Agosto 2016
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Dedicata una tesi di laurea a quello di Vivaro

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L’esperienza degli alberghi diffusi del Friuli occidentale al centro di una tesi di laurea: è accaduto all’albergo diffuso Magredi di Vivaro, società cooperativa associata a Confcooperative Pordenone, che è stato scelto per la propria tesi nel Master universitario di primo livello in “Valorizzazione turistica dei beni ambientali e culturali” dalla studente dell’Università di Udine Sara Garlatti, originaria di San Vito al Tagliamento. Il tutto proprio mentre la cooperativa ha tagliato il traguardo dei suoi primi due anni di attività nel mese di giugno, nei quali oltre 1.200 persone lo hanno scelto per oltre 4.300 notti prenotate nel cuore dell'area naturale dei Magredi.

“Persone – ha spiegato il presidente dell'albergo diffuso Giuseppe Cesaratto – che provengono non solo dall’Italia ma da tutto il mondo, Australia compresa. Sono attirate dalla bellezza dei Magredi e delle montagne circostanti, ma oltre ai turisti veri e propri ospitiamo pure emigranti che ritornano al paese d’origine come anche persone che devono fare cure mediche in loco. Il nostro punto forte, come ha evidenziato la stessa tesi, è far vivere agli ospiti un’esperienza rurale unica in un'atmosfera tranquilla, rimanendo al contempo in stretto contatto con la comunità di Vivaro nella quale sono inseriti i nostri alloggi”.

In totale sono 6 le case a disposizione, con 19 appartamenti (non solo nel capoluogo ma anche nella frazione di Tesis): case rurali che i proprietari hanno messo a disposizione della cooperativa alla quale hanno aderito. “Oltre a rappresentare una soluzione valida e applicabile in molte situazioni differenti – ha dichiarato Sara Garlatti nella sua tesi – l’albergo diffuso può diventare il promotore di tutta una serie di dinamiche positive: una struttura che si integra perfettamente con il contesto di Vivaro, con il quale ha un continuo scambio e verso il quale intende reimmettere i risultati economici, incentivandone lo sviluppo e la rinascita di mansioni e produzioni andate in disuso”.

Tra i suggerimenti pratici inseriti nella tesi, quelli di un potenziamento della presenza sui social network e siti web turistici: consigli che l’albergo diffuso di Vivaro, con la responsabile Michela Tommasini, ha messo in pratica inserendosi su TripAdvisor, Booking.com ed Expedia, noti portali di ricerche turistiche e ampliando la sua presenza su Facebook.

Ma non c’è solo Vivaro all’interno dell’area turistica di Confcooperative Pordenone: sono attivi anche gli alberghi diffusi Lago di Barcis-Dolomiti friulane, Valcellina-Val Vajont, Val Meduna e Val d’Arzino più altre realtà dedicate alla ricezione come Cooperativa Alkosa (specializzata nel canyoning in Val Cosa) o la cooperativa di albergatori Piancavallo 1265. “Realtà – ha sottolineato il presidente di Confcooperative Pordenone Luigi Piccoli – che testimoniano sia la ricchezza di bellezze turistiche del nostro territorio che di spirito imprenditoriale. La forma cooperativa offre a questi imprenditori un valido strumento economico capace di integrarsi positivamente con le comunità locali, le quali diventano esse stesse protagoniste del movimento turistico”.

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