In treno da Pasolini

imagazine margherita reguitti

Margherita Reguitti

24 Giugno 2016
Reading Time: 3 minutes

Domenica da Trieste a Pordenone

Condividi

«Più della metà dei miei versi sono stati pensati, o scritti, in treno». Nel 1957 scriveva così Pier Paolo Pasolini a chiusura di un testo che gli era stato richiesto dalla Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato in vista di un’antologia di scritti in omaggio al viaggio su rotaie. E che Pasolini fosse scrittore particolarmente sensibile al tema è attestato dalle tante parole in prosa o in versi che, specie nelle pagine della giovinezza friulana, esprimono la predilezione dell’usignolo di Casarsa per il movimento lento, talora lentissimo, dei vecchi vagoni, in tragitti che trasportavano lavoratori, studenti, rari forestieri o anche emigranti, per viaggi intrisi di malinconia fin dalla partenza.

Questo amore di Pasolini per il treno è ora ricambiato dalla Fondazione FS che, in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, ha progettato l’iniziativa di un treno storico che domenica 26 giugno percorrerà il Friuli Venezia Giulia, al di qua e al di là del Tagliamento, nel ricordo del poeta.

Un “Treno di Pasolini”, dunque, trainato dalla mitica locomotiva a vapore del gruppo 728 con pennacchio di fumo e snodato in un piccolo serpente di vagoni con le altrettanto mitiche “CentoPorte”, che partirà da Trieste alle 7.32, caricherà i viaggiatori nelle stazioni di Monfalcone, Gorizia e Udine e infine arriverà in perfetto orario alle 10.21 a Casarsa, da cui proseguirà, dopo una sosta di due ore e mezza, alla volta di Pordenone alle 13.05 e a cui farà ritorno alle 14.30, per poi ripartire definitivamente alle 15.34. Per i 236 viaggiatori previsti non si tratterà solo di una gita festosa per il recupero amarcord di un piacere perduto di viaggiare in relax alla velocità media di 43 Km all’ora, ma anche di un’occasione per ripensare la parola di Pasolini nei luoghi friulani che ne hanno conosciuto la formazione poetica e sentimentale.

Secondo il programma pensato e coordinato da Angela Felice, direttore del Centro Studi Pasolini, insieme ai funzionari della sede regionale di Trenitalia Laura Rossetti e Alessandro Signorini, il viaggio di andata sarà animato dalla musica dal vivo di Paolo Forte, giovane talento friulano della fisarmonica, e, nella tratta Udine-Casarsa, dal racconto di Romano Vecchiet, superesperto di treni storici e di binari senza tempo, e dalla lettura di testi pasoliniani a tema a cura di Rita Maffei, attrice-regista cui si deve il recente spettacolo prodotto dal Css proprio intorno al permanenza del motivo del viaggio nell’opera pasoliniana.

Ricchissimo poi il menu della visita in programma durante la sosta a Casarsa, dove la comitiva, divisa in tre gruppi e con turni orari sfalsati, sarà accompagnata dai giovani del gruppo teatrale “Retroscena” (Luca Braidotti, Valentina Gerussi, Michele Lombardelli, Paolo Zucchiatti) in tre luoghi topici legati alla memoria pasoliniana: la chiesetta di Santa Croce, dove Marco Salvadori illustrerà gli affreschi dell’abside e l’attore Renato Rinaldi leggerà la “Prejera” che apre il dramma “I Turcs tal Friúl”; il Centro Studi Pasolini, dove, accolti da Angela Felice e Elisa Miglioranza, i viaggiatori potranno ammirare la bella mostra dei disegni di Davide Toffolo, visitare la Casa Museo e ascoltare alcune liriche friulane di Pasolini, lette da Rita Maffei e Andrea Collavino, su contrappunto musicale ancora di Paolo Forte; il cimitero, in cui, accanto alla tomba che accoglie le spoglie del poeta e della madre Susanna Colussi, il giovane studioso e attore Giacomo Trevisan darà voce all’omelia pronunciata il 6 novembre 1975 da David Maria Turoldo per i funerali casarsesi del poeta.

Due le opzioni previste in seguito, con la possibilità di proseguire il viaggio verso Pordenone per una visita libera alla città o di permanere a Casarsa per la pausa pranzo. Il punto di ritrovo finale resta comunque Casarsa, dove il gruppo riunito nella sala del Teatro Pasolini alle 14.30, potrà vedere il filmato “Pasolini e il Friuli” realizzato nel 2012 dal giornalista Mario Rizzarelli per il Tg della Rai Fvg e ricevere infine il saluto istituzionale di congedo di Teresa Tassan Viol, presidente di Casa Colussi, e di Lavinia Clarotto, sindaco di Casarsa. Informazioni e prenotazioni per il viaggio, che si farà anche in caso di maltempo, si possono reperire sul sito www.fondazionefs.it, dove già fioccano le adesioni anche da fuori regione.

Visited 1 times, 1 visit(s) today
Condividi