Futuro, impresa e innovazione secondo gli studenti

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redazione

9 Maggio 2016
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Progetto “Le scuole per l’Agenda del Futuro”

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C’è chi ha studiato e costruito un vero e proprio gioco di ruolo, ispirandosi al Datagate, per sensibilizzare in modo originale l’opinione pubblica sul tema del controllo e dell’utilizzo dei dati in rete, e chi si è inventato un dispositivo per il recupero dell’energia cinetica in frenata dei mezzi di trasporto pubblico, creando un prototipo ad alto risparmio energetico in grado di evitare l’immissione di grosse quantità di Co2. C’è poi chi ha creato innovativi dispositivi tecnologici per far vivere l’esperienza museale, soprattutto ai giovani, in modo più coinvolgente, ma anche chi ha studiato percorsi tematici legati alle particolarità della storia e del territorio friulano, abbinate a una proposta culinaria assolutamente originale. E anche chi ha pensato a una moda “slow”, rispettosa dell’uomo e della natura, recuperando i tessuti da vecchi capi non più utilizzati, e reinventandoli con design e modalità sartoriali nuove e sostenibili. E ce n’è ancora tanti altri, tutti speciali, tra i progetti di futuro di 14 scuole superiori della provincia, che si sono messe in rete, con l’Ufficio scolastico regionale e con il sostegno della Regione (tramite l’assessorato regionale alle politiche giovanili e istruzione guidato da Loredana Panariti) per la seconda annualità di “Le Scuole per l’Agenda del Futuro – Udine 2024”.

Il progetto, coordinato e promosso dal Friuli Future Forum della Camera di Commercio di Udine, nell’ambito di Agenda del Futuro che coinvolge anche il Comune e l’Università, ha visto quest’anno aggiungersi la voce e la linea strategica di Friuli Innovazione. Il cui ingresso ha determinato una stretta collaborazione con Impresa in azione di Junior Achievement, il contest nazionale da anni coordinato in regione dal centro d’innovazione udinese, cui la gran parte dei progetti ha deciso di aderire.

Proprio per Junior Achievement il 19 maggio, a Udine, approderanno nuovamente, con dimostrazioni pratiche, i progetti contrassegnati JA, che sono stati per la prima volta assieme agli altri in Sala Valduga da studenti e insegnanti. Ad accompagnarne la presentazione, c’erano il presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Pozzo, l’assessore regionale Loredana Panariti, il project manager di FFF Renato Quaglia, il direttore di Friuli Innovazione Fabio Feruglio e l’assessore all’innovazione del Comune Gabriele Giacomini. In sala, anche l’assessore alla cultura Federico Pirone e diversi imprenditori venuti ad ascoltare i progetti dei ragazzi, per creare ulteriori importanti connessioni con il mondo economico, utili per tradurre in pratica le idee.

«Se è importante conoscere il nostro passato, oggi è tempo di guardare al futuro per il nostro territorio, e sono questi ragazzi a rappresentarlo – ha detto in apertura il presidente Da Pozzo – . È pertanto fondamentale che nel nostro FFF ci sia la loro voce. La sinergia con Friuli Innovazione, poi, ha permesso di offrire nuovi strumenti, anche da ricomprendere nelle azioni di alternanza “scuola-lavoro”, e di fornire un percorso ancor più efficace alla messa in pratica delle idee, portando alla nascita di mini-realtà aziendali e start up innovative guidate dai ragazzi». «Anche quest’anno i progetti sono stati estremamente interessanti – ha detto in conclusione l’assessore Panariti, che ha voluto nuovamente sostenere il percorso –, con proposte innovative e una compiutezza scaturita anche dalla proficua sinergia con Friuli Innovazione. Il futuro lo impostiamo qui e ora e i progetti degli studenti vanno in questa direzione. I ragazzi e le ragazze hanno peraltro evidenziato tutti i temi di confronto, di governo del territorio e dell’agenda politica più attuale e proiettata a nuovi sviluppi. Ambiente, innanzitutto e con grande decisione, turismo, visto come turismo globale ma non di massa, con un approccio emozionale, per offrire percorsi uniti a esperienze enogastronomiche che forniscano un racconto. Il tema dello “stare nel territorio” e raccontarlo, poi, anche in termini di sviluppo industriale. Il tema della solidarietà, anche intergenerazionale. Questi ragazzi sanno guardare, affiancati da docenti che sanno accompagnare senza spingere. E queste idee servono anche a noi per progettare: il modo in cui abbiamo costruito Imprenderò va proprio verso l’attenzione alla formazione, sì, ma anche alle risorse che spesso mancano ai giovani soprattutto per cominciare il percorso».

Le scuole aderenti sono: Isis della Bassa friulana (Cervignano), Convitto nazionale Paolo Diacono (Cividale), Isis D’Aronco (Gemona), Isis Manzini (San Daniele), Isis Mattei (Latisana), Isis Linussio (Tolmezzo), Educandato statale Collegio Uccellis (Udine, capofila), Isis Stringher (Udine), Isis Percoto (Udine), Istituto professionale Ceconi (Udine), Istituto tecnico Marinoni (Udine) Istituto tecnico Zanon (Udine), Liceo scientifico Marinelli (Udine), Liceo scientifico Copernico (Udine).

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