I bimbi di Casarsa a sostegno dell’assistenza domiciliare pediatrica

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redazione

25 Gennaio 2016
Reading Time: 2 minutes

Raccolti 900 euro per l’associazione “Le petit port”

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All’insegna della solidarietà la recita dal titolo “Un Natale al settimo cielo” organizzata al teatro Pier Paolo Pasolini dalla Scuola dell’Infanzia Sacro Cuore di Casarsa della Delizia. Oltre ad assistere allo spettacolo messo in scena da tutti i bambini frequentanti l’istituto casarsese con l’aiuto delle loro maestre e della direttrice scolastica Liana Giannotti, i genitori e tutti i famigliari hanno raccolto 900 euro a favore di “Le petit port”, associazione impegnata nel sostegno al reparto di pediatria dell’ospedale di Pordenone diretto dal dottor Roberto Dall’Amico. Un’azione solidale nata spontaneamente dal fatto che proprio uno dei bambini frequentanti la scuola casarsese ha dovuto affrontare recentemente un percorso di cure.

Il sodalizio “Le petit port” è presieduto da Dusy Marcolin e supporta il progetto di assistenza domiciliare pediatrica, avviato nel 2011 per aiutare i bambini colpiti da malattie croniche e le loro famiglie. “Il bambino – ha spiegato, dal palco del Pasolini la dottoressa Lucia De Zen, ideatrice e responsabile del progetto – a casa propria sta meglio. È possibile affrontare malattie rare od oncologiche lasciando il piccolo malato accanto ai propri giochi e agli affetti famigliari, riducendo così lo stress del ricovero. A casa portiamo le cure e, laddove necessario, anche aiuti per le famiglie”.

“In questo modo – ha aggiunto la rappresentante del comitato genitori della scuola casarsese Alessia Colussi, che ha gestito i contatti con l’associazione solidale – abbiamo voluto trasmettere a tutti e in particolare ai bambini il messaggio che il Natale significa soprattutto solidarietà”. L’associazione “Le petit port” cerca di garantire le cure ai bimbi a casa, laddove è possibile, per contribuire a migliorare la qualità della loro vita nella malattia.

“Siamo stati ben felici – ha concluso Orietta Moretti, presidente della Scuola dell’Infanzia – di portare il nostro contributo a questa giusta causa. I genitori dei nostri alunni hanno dimostrato grande sensibilità nell’aiutare l’infanzia che soffre”.

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