Come usare l’acqua per avere più vino

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redazione

9 Novembre 2015
Reading Time: 2 minutes

Progetto a Prosecco

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Conclusi i lavori di realizzazione di una condotta idrica nella località di Borgo Santo Stefano, nei pressi di Contovello, per il potenziamento della produzione vinicola.

In questo modo è stato possibile allacciare 20 utenze agricole (oltre a 5 non agricole) dell’area con l’obiettivo di creare le condizioni per rafforzare la produzione vitivinicola. Nell’area interessata, infatti, sono attivi alcuni piccoli vigneti (per lo più di uve Glera, Vitovska e Malvasia, a servizio di attività familiari o agricole). Accanto a questi però esiste una vasta superficie di aree completamente incolte, che, grazie all’arrivo dell’acqua, sono di nuovo potenzialmente coltivabili. L’acquedotto mira quindi a creare le pre-condizioni affinché la produzione di vino  possa riprendere su volumi più importanti rispetto a quelli attuali, anche attraverso il recupero dell’incolto. Tale prospettiva ha una doppia valenza. Oltre a essere un’opportunità economica legata a una tipicità del territorio, rappresenta anche un modo per valorizzare un patrimonio che prima ancora di essere agricolo, è culturale.

Nello specifico, l’acquedotto è stato realizzato su due percorsi distinti, a semi-cerchio, grazie alla posa di tubazioni da 125 mm di diametro in polietilene ad alta densità. Il primo tratto si sviluppa dallo stagno di Contovello lungo il Sentiero Natura, per circa 400 metri. Il secondo, dal civico 450 di Borgo Santo Stefano, discende la strada esistente per una lunghezza di circa 600 metri. Per l’anno prossimo è previsto un secondo intervento nella zona Ersa, sempre con l’obiettivo di recupero del territorio. La rete idrica sviluppata ha consentito inoltre di attivare una rete antincendio a tutela della sicurezza dell’area, con idranti posizionati ogni 100 metri. Accanto all’approvvigionamento idrico, per favorire la produzione vinicola, è stata anche contemplata nel piano regolatore, la possibilità di allargare fino al doppio della misura attuale le strade poderali, al fine di consentire il passaggio di macchine agricole di piccole dimensioni.

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