Mai scherzare col fuoco

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redazione

22 Luglio 2015
Reading Time: 4 minutes

Antincendio boschivo

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Il Friuli Venezia Giulia possiede un’efficace organizzazione del sistema di prevenzione pronto intervento sugli incendi boschivi, fondata sull’interazione tra Protezione civile della Regione, Vigili del fuoco, Corpo forestale e numerosi volontari antincendio.

Risale al 1978 la legge regionale n. 8 (tuttora vigente) che ha previsto la costituzione delle squadre comunali di volontari antincendio boschivo (AIB). Col tempo le squadre AIB sono entrate a far parte dei gruppi di protezione civile, i cui componenti sono stati via via specializzati ad affrontare ulteriori tipologie di emergenza. Oggigiorno, con circa il 42% del territorio regionale coperto da bosco, oltre la metà dei Comuni ha costituito la squadra AIB, per un totale di oltre 1.500 volontari che fanno tutti capo alla Protezione civile della Regione. La carta regionale di pericolosità degli incendi boschivi è stata predisposta sulla base dell’elaborazione statistica degli incendi boschivi registrati dal finire degli anni 80 agli anni più recenti e pertanto rappresenta, in modo sommario ma allo stesso tempo esauriente, la suddivisione del territorio in tre gradi di pericolosità: alto, medio e basso.

I volontari delle squadre AIB dispongono di risorse strumentali e finanziarie mirate al relativo funzionamento (equipaggiamenti, capi protettivi, attrezzature, sede e automezzi). Sono altresì garantite la copertura assicurativa per responsabilità civile e contro gli infortuni. Anche nell’intervento di emergenza, il contatto con la Sala operativa della Protezione civile della Regione, ubicata presso il Centro funzionale di Palmanova, avviene mediante l’impiego delle radio ricetrasmittenti e dei telefoni di cui ciascun gruppo è fornito.

Il prezioso contributo dei volontari non può prescindere dall’attività professionale del personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale regionale. I primi sono organizzati sul territorio nel proprio Comando regionale, nei Comandi provinciali e nei relativi distaccamenti di tipo permanente o temporaneo (Grado). Peraltro, è proprio alle sale operative dei Vigili del Fuoco che perviene il maggior numero delle segnalazioni telefoniche da parte di cittadini che avvistano casi d’incendio nella vegetazione. Infatti il numero di emergenza 115 dei Vigili del fuoco, così come il numero unico europeo 112, il 113 della Polizia e il 118 per le emergenze sanitarie, è sicuramente tra i più conosciuti dalla popolazione italiana.

In aggiunta al 115, tutti i volontari e moltissimi cittadini conoscono da tempo anche il numero verde della Protezione civile della Regione (800500300), che consente gratuitamente di entrare in diretto collegamento con la Sala operativa regionale di Palmanova. Il Corpo forestale regionale fa principalmente perno su 27 Stazioni forestali distribuite su tutto il territorio del FVG. In concomitanza con i periodi caratterizzati dal maggiore pericolo di incendi boschivi, tutto il personale delle Stazioni forestali concorre a svolgere il servizio programmato di vigilanza e pronto intervento contro il fuoco, per arginarne la propagazione nella vegetazione e concordare con la Sala operativa della Protezione civile della Regione la mobilitazione di una o più squadre di volontari, oltre che il coordinamento con il Corpo dei Vigili del fuoco.

In ogni caso, la direzione e la responsabilità della direzione delle operazioni di spegnimento di un incendio boschivo competono proprio al personale del Corpo forestale regionale, che deve interagire con la sala operativa della Protezione civile della Regione per prendere le iniziative necessarie a far convergere una o più squadre di volontari AIB sul luogo dell’emergenza, così come per richiedere, se necessaria, la missione dell’elicottero del servizio aereo regionale, che fa oggi capo a Tolmezzo.

Canadair e grandi elicotteri possono essere invece inviati dietro richiesta della Regione al Dipartimento nazionale della Protezione civile. Oltre a disporre di un’ottima conoscenza del territorio e delle tattiche di spegnimento più adatte per il tipo di incendio in corso, il Corpo forestale regionale è l’unica organizzazione professionale del sistema che dispone anche di personale specializzato, addestrato ed equipaggiato per operare negli ambienti impervi e alle quote montane più elevate, allo scopo di affrontare gli incendi dove la padronanza delle tecniche alpinistiche è indispensabile per agire con efficace rapidità e con i necessari margini di sicurezza.

Tra i non addetti ai lavori, pochi sanno che la maggior parte dell’azione di contrasto conseguente a un incendio boschivo non è legata all’effettivo spegnimento delle fiamme che si levano verso l’alto quanto piuttosto alla così detta fase di “bonifica”, ossia la meticolosa ricerca e la definitiva soppressione dei focolai latenti, dei punti infidi dove la combustione procede con lentezza, spesso sotterranea, e può provocare la ripresa delle fiamme anche quando la copiosa aspersione di acqua e l’azione congiunta di forestali, vigili del fuoco e volontari sembrava aver avuto definitiva ragione del fuoco.

Nella nostra regione, solo i grandi numeri del volontariato AIB consentono di affrontare, con il coordinamento del personale del Corpo forestale regionale, la defatigante attività di bonifica mentre non si può nemmeno immaginare che lo stesso personale forestale o i Vigili del fuoco possano disporre delle risorse umane e del tempo che la bonifica sempre richiede, dopo che i peggiori roghi hanno attraversato vaste aree di vegetazione.

Ogni cittadino responsabile può fare la propria parte evitando, anzitutto, di compiere incautamente azioni capaci di causare incendi, quali gettare mozziconi di sigaretta ancora accesi sulla vegetazione riarsa dal sole ai bordi di strade e sentieri o utilizzare apparecchi e attrezzature che provocano fiamme o sprigionano faville, quando nelle vicinanze l’erba e i cespugli sono provati da lunghi periodi di siccità. Inoltre, la pronta segnalazione dell’avvistamento di un incendio al numero d’emergenza 115 dei Vigili del fuoco o al numero verde della Protezione civile della Regione potrà servire ad accelerare il tempo d’intervento sul luogo dell’emergenza, per evitare che il fuoco divampi su più ampie superfici sino a impegnare per molto tempo gli operatori dello spegnimento e della bonifica.

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