Marco Cavallo per la prima volta a Gorizia

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redazione

23 Maggio 2014
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Mercoledì prossimo lo storico evento

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Un momento che passerà alla storia quello in programma mercoledì 28 maggio a partire dalle ore 17 (e per tutto il pomeriggio) a Gorizia, quando Marco Cavallo arriverà nel capoluogo isontino: per la prima volta e dopo mezzo secolo dall'avvio di quella che viene considerata una vera e propria rivoluzione. 

Storia della libertà riconquistata dagli internati e della possibilità che le persone hanno di realizzare i propri desideri, Marco Cavallo è il grande cavallo azzurro di cartapesta (alto quasi 4 metri) che nel 1973 a Trieste ruppe i muri del manicomio di San Giovanni dando il via all'inarrestabile processo di cambiamento, iniziato proprio a Gorizia negli anni '60, e alla Legge 180: forse l'unica riforma del secolo scorso che ha radicalmente cambiato la prospettiva di vita di queste persone come ricordò Norberto Bobbio. 

Un inizio di esperienza, quella goriziana, avviatasi nel novembre del 1961, che però, forse perché troppo avanzata per quei tempi, alla fine di quel decennio venne bloccata e, prima Franco Basaglia, poi tutta la sua équipe lasciarono Gorizia. Da qui furono avviati percorsi di deistituzionalizzazione in molte città italiane tra le quali Genova, Ferrara, Arezzo e Trieste dove l'esperienza continuò con lo stesso Basaglia. Da quando questo inizio goriziano si concluse, per 30 anni non è più accaduto nulla. Il nome di Basaglia e di quella storia che ha girato il mondo sembrava essere stato cancellato. Invece, da circa dieci anni, la città, operatori motivati e molti giovani stanno rintracciando i segni di quella straordinaria esperienza. Servizi più attenti si sono aperti, possibilità insperate sono a portata di mano. Non solo visitatori a ritrovare i segni di quella rivoluzione, ma anche finalmente cittadini a godere di quei cambiamenti. E Marco Cavallo, che non era mai riuscito ad arrivare a Gorizia, adesso ce la farà.

Poter ospitare  Marco Cavallo a Gorizia per noi è un sogno che  finalmente si realizza – sottolinea Franco Perazza, Direttore DSM-CSM Alto Isontino -.Rappresenta la possibilità di riannodare il filo di una storia  che qualcuno ha cercato di interrompere, ma che di fatto resterà sempre intrinsecamente unita. Senza Gorizia non ci sarebbe stata Trieste; senza Trieste non si sarebbe potuto realizzare compiutamente ciò che a Gorizia aveva avuto inizio“.

L’appuntamento con Marco Cavallo è alle ore 17 al Parco Basaglia da dove partirà una passeggiata fino al cuore della città insieme al grande cavallo azzurro che sarà accompagnato da tutti i cittadini che vorranno unirsi alla festa e dalle musiche dei Free Tones.

Dopo una sosta davanti al Tribunale, dove Marco Cavallo, racconterà, grazie alla voce del poeta Giovanni Fierro, del suo recente viaggio attraverso l'Italia per oltre 4.000 km per chiedere la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), alle ore 18.30 circa transiterà davanti al Municipio. Qui gli attori delle compagnie Se i no xe mati no li volemo e Senza Soldi con Donato Acampora daranno vita al Dialogo di Marco Cavallo e il Sindaco.

La passeggiata si concluderà alle ore 19 in Corso Verdi alla Libreria Ubik dove, alla stessa ora, si terrà la presentazione dell’intera collana editoriale 180 – Archivio critico della salute mentale. Le letture di Gabriella Gabrielli accompagneranno gli interventi di Peppe Dell’Acqua, direttore della Collana 180 – Archivio critico della salute mentale, di Franco Perazza e Pierpaolo Mazzuia rispettivamente direttore DSM-CSM Alto Isontino e direttore CSM Basso Isontino, dell'Assessore provinciale Ilaria Cecot, delle autrici Silva Bon e Izabel Marin, di Anna Di Gianantonio e di Nereo Battello. Una collana che percorre la vasta rete delle buone pratiche, incontra la storia del cambiamento delle singole persone e racconta, attraverso narrazioni adatte a tutti, le straordinarie imprese sociali che si sono sviluppate intorno alla questione psichiatrica con la volontà di sviluppare un “pensiero critico”, soprattutto tra i più giovani: una grande sfida culturale messa in campo dalle Edizioni alphabeta Verlag di Merano e dal suo direttore Aldo Mazza, grazie all'impegno di Peppe Dell'Acqua, che lavorò fianco fianco a Franco Basaglia e che, per il suo impegno di oltre 40 anni nel campo della deistituzionalizzazione, ha ottenuto il Premio Nonino 2014.

L'iniziativa è promossa da Edizioni alphabeta Verlag con la sua Collana 180 – Archivio critico della salute mentale e dal Dipartimento di Salute Mentale  – Ass.2 Isontina, in collaborazione con il Gruppo Amici del Parco Basaglia, Urasam FVG e la Libreria Ubik, con il patrocinio del Comune di Gorizia, dell'ASS 2 Isontina e della Provincia di Gorizia.

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