La Scuola Mosaicisti del Friuli in mostra a Lione

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redazione

23 Novembre 2022
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In occasione dei suoi cento anni di attività

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La Scuola Mosaicisti del Friuli, in occasione dei suoi cento anni di attività, è stata invitata a esporre le proprie opere a Lione, città francese nella quale l’arte del mosaico trova importanti testimonianze.

La grande mostra, allestita agli Archives municipales de Lyon, si è inaugurata ieri e sarà visitabile fino a sabato 8 aprile 2023.

Nata dalla collaborazione tra il Comune di Lione, l'Istituto Italiano di Cultura di Lione, la Regione Friuli Venezia Giulia, l'Ente Friuli nel Mondo, il Fogolar Furlan di Lione e naturalmente la Scuola Mosaicisti del Friuli, presenta una selezione di opere a mosaico realizzate proprio dalla Scuola, dai suoi allievi che qui studiano e si formano per diventare Maestri Mosaicisti.

A fare gli onori di casa all’inaugurazione il vicesindaco di Lione, delegato alla cultura, Nathalie Perrin-Gilbert, e il console d’Italia a Lione, Pierangelo Cammarota. Sono seguiti i saluti dell’assessore regionale Barbara Zilli, del presidente della Scuola Mosaicisti del Friuli Stefano Lovison e del presidente dell’Ente Friuli nel Mondo Loris Basso assieme a Danilo Vezzio presidente del Fogolar Furlan di Lione.

L’introduzione critica alla mostra è stata affidata a Henri Lavagne, presidente dell’Académie des Inscriptions et Belles-Lettres e autore del saggio Il mosaico attraverso i secoli, e a Gian Piero Brovedani, direttore della Scuola Mosaicisti del Friuli, promotore e curatore di iniziative per lo studio e la valorizzazione dell’arte del mosaico.  

Il numero e la varietà di opere esposte offre la possibilità di ripercorre l’evoluzione stilistica del mosaico nel corso dei secoli. Si inizia con il mosaico romano di alcune copie di particolari tratti dalle vaste superfici pavimentali di Aquileia. Patrimonio UNESCO dal 1998 proprio per il valore dei suoi mosaici, Aquileia rappresenta il riferimento più noto della tradizione musiva in Friuli Venezia Giulia, che può vantare così origini antiche.

Nella mostra un’ampia sezione è dedicata al presente e alle ricerche che la Scuola compie sul mosaico contemporaneo. Nel rispetto della tradizione e di quel “saper fare” proprio dell’artigianato artistico, la Scuola si apre alle esigenze e ai gusti attuali, approfondendo gli aspetti legati alla progettazione, dialogando con la tridimensionalità, il design, coeve forme espressive, rispondendo alle richieste di arredo di spazi interni, ma anche esterni, di pubblica fruizione.

 

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