Gli Oblivion incantano Grado

imagazine margherita reguitti

Margherita Reguitti

17 Novembre 2022
Reading Time: 2 minutes

Inaugurata la stagione teatrale

Condividi

Grandi cantanti, musicisti, attori e mimi di talento, interpreti capaci di parodie spassose, di rendere giocosi senza banalizzare i classici della letteratura ma anche i Vangeli.

Apertura alla grande della stagione teatrale di Grado con lo spettacolo proposto dall’Ert degli Oblivion dal titolo “Oblivion Rhapsody”.

La summa dell’universo Oblivion come non l’avete mai visto né sentito prima d’ora, recita il sottotitolo. E se il teatro, come ha ricordato l’assessore alla cultura Raffaella Fiormaria Marin salutando il numeroso pubblico presente in sala, è un’esperienza di confronto con la vita che va sostenuto, il primo passo di questa stagione 2022/2023 fa ben sperare per il cammino.

In piena crisi di mezza età i cinque rigorosi cialtroni, si legge nella presentazione ufficiale, anche se dalla potenza e capacità vocale, dell’energia e passione nel tenere il palco per oltre un’ora di seguito, senza pause e a tutta velocità non si direbbe.  

Giochi di parole al limite dall’umano, interpretazioni spassose per sintesi, voce e mimica e dei mostri sacri di Manzoni, Leopardi e di alcuni passi dei Vangeli hanno tenuto il pubblico, generoso di applausi e di clamori affettuosi da vera claque, attaccati alla loro musica e alle loro parole.

Una chitarra, un cazzotto e miliardi di parole, suoni e note scomposti e ricomposti a prendere nuova vita per toccare con mano ferma il contemporaneo, con un guizzo satirico su politica e nuove regole della stessa. Ma anche per raccontare la storia del rock come non era mai stata snocciolata su un palcoscenico. Dissacranti con se stessi e con gli altri in un gioco senza regole, se non quelle dalla grande professionalità, senza trucchi.

Per la prima volta gli Oblivion sono saliti sul palco nudi e crudi per distruggere e reinventare le loro hit, dopo aver sconvolto senza pietà quelle degli altri. Un viaggio veloce, allucinato e visionario che collega mondi mai avvicinati prima d’ora.

Meritatissimi gli applausi finali premiati con un bis da guinness.

 

Visited 1 times, 1 visit(s) today
Condividi