Ronchi commemora l’unità nazionale e le forze armate

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Livio Nonis

3 Novembre 2022
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Si è rinnovato a Ronchi dei Legionari il rito della deposizione delle corone ai piedi dei monumenti e cippi dedicati ai caduti in occasione della Festa dell’unità nazionale e della giornata delle forze armate.

La delegazione, partendo dal cippo che ricorda i ronchesi assassinati nei campi di sterminio nazisti, ha deposto un mazzo di fiori sulla tomba del partigiano Andrijič, ha raggiunto il monumento ai Caduti di via San Lorenzo, ma anche il cippo che ricorda i Carabinieri caduti nella strage del quartiere Pilastro a Bologna e quello dedicato ai caduti per la libertà dei popoli in via Monte Cosich, concludendo il suo pellegrinaggio al monumento alla Resistenza di piazza Unità.

È stata deposta una corona alla tomba della signora Antonietta Aliprandi che prima di morire decise di lasciare il suo patrimonio a favore del Comune a patto di ricordarla ogni anno. Impegno che anche quest'anno è stato rispettato.

Cerimoniere il consigliere comunale Federica Bon che ha ricordato il significato dei vari monumenti mentre a portare il loro saluto sono stati Marina Cuzzi, Mario Candotto e Gastone Martinuzzi.

In piazza dell'Unità d'Italia, con il gonfalone decorato con medaglia d'argento e tra i labari di Anpi, Ana, Aned, Protezione civile, Pro Loco e Grigioverdi del Carso, gli interventi del sindaco, Mauro Benvenuto e del parroco di San Lorenzo, monsignor Ignazio Sudoso.

Un epilogo contrassegnato dall'inno d'Italia, cantato dalla giovanissima Francesca Rachele Galioto e dalla poesia letta da alcuni studenti della scuola media Leonardo Da Vinci.

“Oggi – ha affermato Benvenuto – rendiamo omaggio a chi ha dato la propria vita per gli ideali di libertà, sacrificandosi senza egoismo e diffondendo con il proprio coraggio valori come la democrazia la pace e l’amore per la propria terra da tramandare alle future generazioni. L’unità nazionale non può essere concepita solo ed esclusivamente in una dimensione unica territoriale, ma piuttosto come un valore straordinario da riconoscere e condividere”.

 

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