Diabete, rilanciare la cultura della prevenzione

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Livio Nonis

7 Ottobre 2022
Reading Time: 2 minutes

Successo per l’evento @diabetearuotalibera

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Si è tenuta lo scorso fine settimana in Friuli Venezia Giulia @diabetearuotalibera, una pedalata di sensibilizzazione sul diabete organizzato dal C.R.A.D. FVG Odv (Coordinamento Regionale Associazione Diabetici).

A differenza del tipo 1 che è una malattia autoimmune, il diabete di tipo 2 si può cercare di prevenire grazie a corretti stili di vita, sana alimentazione, prevenzione e sport.

Tra gli scopi vi era sensibilizzare e spiegare alla popolazione come questa patologia non sia da sottovalutare, perché le complicanze sono devastanti soprattutto se la diagnosi tarda a essere fatta, spesso non ci sono sintomi evidenti o possono essere confusi, soprattutto nei bambini.

Ma anche attenzionare le istituzioni su riaperture di Centri e Ambulatori diabetologici chiusi per covid, personale spostato di reparto e mai più riassegnato, sempre meno assunzioni di personale e risorse a fronte di una malattia in aumento esponenziale (quasi 100.000 persone affette solo in FVG), mancanza di medici e infermieri e carenza di figure dedicate come dietiste e psicologi.

È stato lanciato un segnale forte di quanto sia importante scendere in campo e fare informazione e prevenzione. Un segnale raccolto anche dalla Polizia di Stato. Saputo che uno dei partecipanti era un collega del ruolo tecnico affetto da diabete tipo 1, insulina-dipendente, è partita la condivisione dei questori nei vari uffici dislocati sul territorio e 23 poliziotti tra dirigenti e agenti hanno pedalato in bici, scortato in moto (gruppo ANPS di Udine e Trieste) e condiviso l’iniziativa.

Nel complesso circa 230 persone hanno pedalato partendo dalle montagne di Tarvisio fino ad arrivare al mare di Trieste. Una 3 giorni al motto “il diabete teme chi fa sport” che ha toccato 10 tappe, sede di ambulatori e Centri diabetologici del Friuli Venezia Giulia, coinvolgendo circa 1.000 persone che chiedevano informazioni.

In ognuna delle tappe circa 40 persone tra medici diabetologi, dietiste e infermiere della rete diabetologica regionale hanno spiegato alla popolazione che cos’è il diabete, come si manifesta, come si può gestire anche grazie all’importanza rivolta al movimento. Circa 300 persone hanno approfittato per misurare la glicemia come forma di prevenzione, grazie al contributo della Croce Rossa Italiana (una decina hanno rilevato valori anomali) e a numerosi Comuni e Pro Loco che hanno appoggiato e sostenuto l’iniziativa. Ora sono tutti concentrati per la prossima edizione.

 

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