Un racconto lungo 25 anni che spiega il passato, il presente e racconta la vocazione per il futuro. Con quattro esposizioni (da ottobre a dicembre), nel Palazzo delle Poste di piazza Vittorio Veneto a Trieste, Poste Italiane celebra il primo quarto di secolo del Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa di Trieste.

Si tratta di un unicum a livello nazionale, che ripercorre le tappe dell’evoluzione della comunicazione attraverso la lente della storia postale.

Le celebrazioni si sono aperte oggi con una doppia inaugurazione.

Al piano terra, i cittadini verranno accolti dalla mostra “25 anni al fianco dei triestini”, che ripercorrerà, fino al 31 dicembre, le iniziative culturali promosse dal museo in questi 25 anni.

Saliti pochi gradini, al primo piano dell’edificio, i visitatori potranno apprezzare fino al 5 novembre anche la mostra fotografica “URBAN svela la città e i suoi segreti”, che racconterà le realtà metropolitane di tante parti del mondo attraverso la spontaneità di istantanee scattate ‘on the road’.

Dopo il 5 novembre, seguiranno altri due allestimenti tematici che affronteranno la storia dei servizi postali e la storia di Trieste attraverso un suggestivo confronto fotografico tra passato e presente.

“Il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa di Trieste – spiega la curatrice Chiara Simon – è innanzitutto un ‘museo d’impresa’, che ha svolto negli anni una meticolosa opera di raccolta, selezione e conservazione di testimonianze storiche sull’evoluzione della comunicazione postale e non solo. In questo modo, il museo ha saputo custodire la memoria di Poste Italiane, rafforzandone l’identità di azienda più grande d’Italia per numero di addetti, e rendendo ancora più evidente e comprensibile la sua trasformazione a cavallo di due secoli, durante i quali ha svolto un ruolo strategico di supporto allo sviluppo del sistema Paese”.

In questi 25 anni di attività, però, il Museo di Trieste non si è limitato a fare solo il ‘museo’. “Abbiamo creato – ricorda Chiara Simon – esperienze educative ed eventi istituzionali attraverso mostre, progetti didattici, congressi, convegni, resi ancora più importanti quando siamo riusciti a dialogare con le nuove generazioni attraverso scuole di ogni ordine e grado. Ma, a fronte di questo impegno, la città ha risposto con tantissime donazioni che hanno ulteriormente arricchito il patrimonio del museo. A questo si è aggiunta la dedizione appassionata di tanti collaboratori/sostenitori che ci hanno consentito di interagire anche con istituzioni nazionali ed europee (le università di: Trieste, Udine, Trento, Matera, lo Iuav di Venezia, associazioni scientifiche come il Festival della Scienza Esof 2020, il Conservatorio Tartini di Trieste e moltissime associazioni filateliche e collezionisti privati che hanno messo a disposizione del Museo le loro fatiche di una vita). A tutti loro va la nostra più grande riconoscenza”.

“25 anni al fianco dei triestini” ripercorre attraverso una trentina di pannelli i momenti salienti di questa bella storia.

 

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