I giovani di Grado e Cormòns protagonisti a Fusine

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redazione

26 Luglio 2022
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Conclusi i campi estivi

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Si sono conclusi a Fusine, presso la Casa Immacolata, i Campi estivi che da oltre dieci anni vede le Comunità di Cormòns e Grado collaborare insieme sotto la supervisione del “Ric Cormòns Aps”.

A coordinare il gruppo degli Animatori proveniente da entrambe le parrocchie, il parroco di Grado monsignor Paolo Nutarelli che, più volte, ha ricordato sia ai ragazzi che alle famiglie che un campo estivo non è la vita ma, se vissuto bene, può orientare la vita.

“Tra l’emergenza Covid e altri imprevisti gestiti con professionalità dall’Equipe Animatori – ha affermato don Nutarelli – i Campi sono stati un’occasione di crescita per i ragazzi che sperimentano, così, la vita comune e sono, quindi, una vera palestra per curare la propria interiorità”.

Quest’anno i Campi di Fusine si sono “trasformati” nella scuola di Hogwarts e insieme a Harry Potter i ragazzi hanno potuto vivere una vera e propria avventura.

“Fusine – ricorda il parroco di Grado – è un’esperienza di vita che sebbene condensata in pochi giorni diventa paradigma per la vita… qui si conosce, si sperimenta, ci si innamora, si litiga, si fa pace, si collabora, si dialoga e dialogando emergono i vissuti, qui puoi incontrare dentro il proprio cuore il Signore, motivatore per eccellenza di ogni vita”.

“Insieme al parroco di Cormòns, monsignor Stefano Goina, che ogni settimana è venuto a trovare i ragazzi, desidero ringraziare lo staff: quest’anno – precisa monsignor Nutarelli – gli imprevisti sono stati tanti e ogni giorno aveva la sua incognita. Ma sappiamo che nelle difficoltà emerge la bravura e la professionalità delle persone. Grazie ai genitori che hanno sposato il nostro progetto educativo: il Campo non è semplice vacanza, è “altro”… è la famosa “isola che non c’è e che per 7 giorni c’è”. Senza sinergia di intenti non si va da nessuna parte…”

Ai Campi hanno partecipato complessivamente 90 ragazzi (45 per Comunità) accompagnati dagli animatori (suddivisi nei due campi, ndr): Luca Riz, Nicolas e Paride Solomita, Anastasia Di Carlo, Giovanni Teza, Emanuele Padovan, Manuele Lubiana, Mattia Zucco, Iris La Spada, Marta e Dorota Ventrella, Stefano Fontana, Luca e Claudio Gaddi, Marco Rivolt, Cristian Brumat, Raffaele Cosson, Matteo Marega, Vittorio Pagnutti, Sara Paselli, Arianna Piermattei, Elisa Petruz e Gabriele Scolaro

In cucina si sono alternati, nelle due settimane, Angela Finocchiaro, Massimo Barbisan, Maurizio La Spada e Alberto Assunti che volontariamente hanno coordinato il vitto dei campi.

A conclusione dei campi è riecheggiata la frase di Albus Silente: “Non importa come sei nato, importa quello che diventi…”. La frase è diventata l’augurio che gli organizzatori di Fusine 2022 hanno fatto ai ragazzi ricordando l’importanza di spendersi per gli altri perché fare volontariato, in qualsiasi forma, fa bene all’anima ed al cuore.

“La maturità – conclude don Paolo – non è una questione anagrafica ma inizia a manifestarsi (anche in giovane età) quando sentiamo che è più grande la nostra preoccupazione per gli altri che non per noi stessi ed è solo così che il mondo cambia. In meglio”.

 

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