La festa del pianoforte riabbraccia Pordenone

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redazione

10 Giugno 2022
Reading Time: 5 minutes

Torna Piano City

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Settanta concerti da venerdì pomeriggio 17 a domenica 19 giugno con tre grandi eventi serali tra cui la speciale inaugurazione nel segno della pace; protagonisti quasi cento pianisti tra solisti affermati a livello nazionale e internazionale, giovani al debutto di carriera e giovanissimi talenti del pianoforte, cinquanta orchestrali della FVG Orchestra e la tradizionale staffetta con gli allievi delle scuole di musica e delle scuole medie a indirizzo musicale del Friuli Occidentale.

Per 3 giorni le suggestive note del pianoforte avvolgeranno il centro storico cittadino nella quarta edizione di Piano City Pordenone, il festival dedicato agli 88 tasti, organizzato dal Comitato Piano City Pordenone con la collaborazione del Comune di Pordenone, il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli e di numerose istituzioni e sponsor privati che hanno deciso di partecipare alla manifestazione, sostenendola, promuovendo l’impresa della cultura e testimoniando la passione per la musica.

Anche quest’anno il festival rientra nel cartellone della Festa della Musica (che tradizionalmente viene programmata a ridosso del 21 giugno) del Ministero della Cultura.

Sono undici gli spazi che saranno festosamente “invasi” dalla musica tra City Concert (Convento di San Francesco, Teatro Verdi, Chiesa della Santissima), Street Concert (Loggia del Municipio, piazza XX Settembre, l’androne di Palazzo Ricchieri, Corte degli Orti, piazza della Motta, Galleria Asquini) e a simboleggiare gli House Concert la Corte Policreti di corso Vittorio Emanuele II e Palazzo Loredan Porcia in corso Garibaldi.

Dopo l’annuncio della speciale inaugurazione venerdì sera con il pianista Alexey Botvinov e la FVG Orchestra diretta dal maestro Giancarlo De Lorenzo, spiccano gli appuntamenti serali: sabato l’Omaggio a Bernstein con Bruno Cesselli al pianoforte, Marco Andreoni al contrabbasso, Ermes Ghirardini alla batteria, e domenica sera il Piano Tribute to Ennio Morricone con Gilda Buttà e Cesare Picco. Ricchissimo il programma che concentra una settantina di concerti in un solo fine settimana, selezionato dai curatori artistici del festival Bruno Cesselli, Lucia Grizzo e Antonella Silvestrini.

Sparsi in città ci saranno i “Pianoforti liberi”, pronti ad essere suonati dal pubblico e che saranno posizionati in Biblioteca Civica, Corte Torres, il portico di fronte al palazzo della Camera di Commercio, sottoportico di Palazzo Crimini.

Musica classica, jazz, ma anche composizioni contemporanee inedite. Se gli appuntamenti serali creano la cornice delle tre giornate di festival, è il programma dei concerti diurni la punta di diamante di Piano City Pordenone, festival nato da un’idea di Andreas Kern che sta contagiando città in Italia e all’estero. Una costellazione di appuntamenti con protagonisti giovani musicisti in avvio di carriera. «Importantissima è la collaborazione con alcuni concorsi internazionali, di cui ospitiamo i vincitori. Si confermano le collaborazioni con i concorsi Diapason d’Oro, Pia Baschiera Tallon, International Piano Competition Radovljica, e da quest’anno il Concorso musicale internazionale Città di Cervignano» spiegano i curatori del festival.

Molti i progetti speciali ospitati nel festival: tra tutti Playful900 che costituisce la conclusione del progetto portato avanti nel corso dell’anno dal celebre pianista e didatta Aldo Orvieto con pianisti friulani. Si annoverano poi importanti omaggi musicali tra cui il concerto serale in piazza della Motta Omaggio a Leonard Bernstein, il Piano Tribute to Ennio Morricone che chiuderà il festival nel concerto di domenica sera in piazza XX Settembre. E ancora l’esecuzione dell’integrale dei valzer di Chopin eseguita dagli studenti del Conservatorio Martini di Bologna della classe di Matteo Fossi. Un’anteprima di festival, sarà quella di venerdì pomeriggio prima dell’inaugurazione con la Sonata per due pianoforti e percussioni di Béla Bartók che vedrà esibirsi allievi e maestri dei due strumenti del Conservatorio J. Tomadini di Udine. E ancora la partnership con il Conservatorio di Graz da cui provengono i pianisti studenti della classe di Irina Vaterl. E ancora, la straordinaria Pianoformance di Massimo Giuntoli, evento realizzato in collaborazione con Yamaha, lo “scherzo” musicale che vede sfidarsi il pianista e letteralmente gli ottantotto tasti del suo strumento.

Tanti gli interpreti di rilievo internazionale come Matteo Fossi, Viviana Lasaracina, Miriam Di Pasquale, e ancora giovani al debutto di carriera tra cui Cristian Monti, Stefano Andreatta, Arsen Dalibaltayan, Ilaria Brognara, Paolo Ehrenheim. Di rilievo anche Barbara Mayer ed Heghine Rapyan che proporrà musiche di rarissimo ascolto del compositore armeno Stephan Elmas. Non mancheranno anche in questa edizione concerti crossover (con un appuntamento dedicato alle dodici tonalità di Pier Paolo Pasolini, a cura del pianista Luis Di Gennaro, nel centenario pasoliniano) e con musiche originali.

Tutti gli appuntamenti saranno a ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

 

PROGRAMMA

I concerti prenderanno avvio venerdì 17 giugno, alle 17, in alcuni luoghi suggestivi della città, tra cui la Loggia del Municipio, il convento San Francesco e Corte Policreti, la corte privata di corso Vittorio Emanuele che già tre anni fa aveva spalancato le porte alla musica conquistando il pubblico di Piano City. Nel Parco San Valentino alle 17 si aprirà la Staffetta delle Scuole, realizzata in collaborazione con Orchestra e Coro San Marco, con gli allievi delle scuole di musica del Friuli Occidentale.

Un pomeriggio ricco di musica che condurrà all’inaugurazione del festival, venerdì 17 giugno alle 21, al Teatro Verdi di Pordenone con un evento che lancia un messaggio di pace nel segno della musica. Il pianista ucraino Alexey Botvinov si esibirà nel Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in Do minore, op. 18 del compositore russo Sergej Rachmaninov, di cui è rinomato interprete, accompagnato dalla FVG Orchestra diretta dal maestro Giancarlo De Lorenzo. Botvinov eseguirà sempre di Rachmaninov anche la Elegia in mi bemolle minore op. 3 n.1, il Preludio in sol diesis minore op. 32 n.12, “Easter Bells” dalla suite n. 1 op. 5 arrangiamento di Alexey Botvinov. Un concerto programmato già prima del 24 febbraio che assume un significato ancora più importante proprio nella sua portata di messaggio di pace in cui si evidenzia come l’assurdità del conflitto in corso, l’universalità del linguaggio musicale di Rachmaninov e degli artisti che lo interpretano. Il titolo della serata “Rach 2_022” cristallizza l’unicità di questa esecuzione Concerto per pianoforte n. 2 in do minore, op. 18 in un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo quest’anno: la scelta coraggiosa e controcorrente del pianista ucraino Botvinov di esibirsi sulla partitura del grande autore russo Rachmaninov perché la musica può dire no alla guerra.

Il festival riprende sabato 18 giugno, alle 10, con una ricca carrellata di concerti: l’omaggio alla band britannica Coldplay di Luis Di Gennaro; Playful900, a cura di Aldo Orvieto con Gaia Arena, Raffaele Biancuzzi, Tommaso Biasutto, Ludovico Fabbroni, Andrea La Rosa Giorgia Locatelli, Matteo Perlin, Filippo Alberto Rosso, Anna Zanforlini, nel Convento di San Francesco; Viviana Lasaracina, che ha da poco debuttato con un suo album dedicato ad E. Granados, inserito tra i migliori dischi del 2021 dalla celebre rivista Inglese “Gramophone”, nel Convento di San Francesco. Appuntamento serale, in piazza della Motta alle 21 con l’omaggio a Leonard Bernstein con Bruno Cesselli al pianoforte, Marco Andreoni, contrabbasso, Ermes Ghirardini alla batteria, e Miriam Di Pasquale in Corte Policreti con il progetto Allegro con Saudade.

Domenica 19 giugno il festival proseguirà (dalle 10 fino a sera) con molti altri concerti fino a terminare, alle 21, in piazza XX Settembre, con il Piano Tribute to Ennio Morricone eseguito da Gilda Buttà e Cesare Picco ai due pianoforti.

 

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