Turriaco scopre le “Epifanie” di Lucio Ulian

imagazine margherita reguitti

Margherita Reguitti

14 Dicembre 2021
Reading Time: 3 minutes

Fino a sabato 8 gennaio

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Il fotografo goriziano-triestino Lucio Ulian presenta la sua personale dal titolo “Epifanie” allestita nella sala del Municipio di Turriaco fino all’8 gennaio 2022 con ingresso gratuito nei giorni e negli orari di apertura dell’Ente.

Esposti 21 scatti in bianco e nero di luoghi che sono simboli significativi e profondi dell’evoluzione artistica e umana dell’autore. Un percorso accuratamente composto, scegliendo nella ricca produzione “scattata” e “archiviata” in questi anni, per disegnare un mosaico di emozioni, di passione nella scelta del soggetto che diventa viaggio emozionale e narrativo

Come è nata l’idea di questa mostra?

“L’idea di una mostra fotografica che esprimesse sentimenti provenienti dalla profondità del nostro essere, mi è venuta lo scorso anno, mentre trascorrevano le lunghe ore durante le quali eravamo chiusi in casa a causa della pandemia da COVID-19. Stavo riordinando il mio archivio fotografico e, quasi una forza invisibile mi stesse guidando, incominciai a mettere insieme alcune immagini, dei bianco neri che mi stavano colpendo nel profondo”.

Scegliere fra migliaia di scatti non deve essere semplice: quale filo tematico o emozionale è stato scelto?

“Sono le foto che scatto per me stesso, quelle che, in genere, sui social ricevono pochi like, ma che mi catturano intimamente. Quasi immediatamente ho sentito il bisogno di stamparle e condividerle con altri, da qui l’idea di presentarle a una mia mostra e, detto fatto, ho scritto un testo di accompagnamento, poi tradotto in inglese, tedesco e francese, e ho fatto stampare dal mio laboratorio di fiducia le immagini al massimo della qualità; usando la carta migliore e la migliore qualità di stampa. Quello che unisce le singole immagini proposte è il richiamo al sacro che ciascuna di esse mi ha dato”.

Un viaggio espositivo iniziato a Trieste.

“Pur non sapendo dove le avrei esposte il progetto era partito, da lì a poco, da parte di Linda Simeone, curatrice de “Le vie delle foto”, mi veniva proposto di esporre al DoubleTree by Hilton di Trieste, in occasione della Barcolana. La mostra, che ha avuto successo, era accompagnata da un’opera di Edoardo Tettamanzi, una Multivisione fatta usando mie foto presenti nella mostra. Ora sto riproponendo questa esposizione al Municipio di Turriaco, un comune ricco di iniziative culturali al quale sono legato da ricordi anche personali e famigliari”.

Epifanie”, un titolo mistico che ha tanti significati; quale il suo?

“Il titolo “Epifanie” deriva proprio dalla scelta di immagini dai significati profondi, immagini che spesso passano davanti ai nostri occhi senza che riusciamo a riconoscerle, confusi, come siamo, da oceani di stimoli che sollecitano i nostri sensi. A volte, quando siamo soli con noi stessi, capita che riusciamo a individuare qualcosa che ci colpisce, forse sono richiami del trascendente che ci si manifestano, epifanie che ci si svelano, dapprima, con le loro allusioni, in maniera lieve. Poi in maniera sempre più forte, in un crescendo che ci cattura. Allora l’acqua che scorre richiama all’essenza della vita, la Luna diventa madre e origine, l’inconoscibile viene percepito; improvvisamente diventiamo parte di un tutto, spirito corpo e sentimento iniziano così un viaggio verso l’ignoto”.

Esposti una ventina di scatti in bianco e nero, linguaggio rigoroso e “intimo”.

“La scelta del bianco e nero deriva proprio dall’essenzialità delle immagini proposte, forme e luci dalle innumerevoli sfumature. Lasciare l’origine del richiamo al trascendente, la sua essenza, appunto, enfatizzata togliendo l’emozione e i significati dei colori. I colori hanno un forte impatto emotivo, sono carichi di significati, personali e sociali, appresi nel corso della nostra vita. Penso, ad esempio, dei rossi e gialli di Roma, ai verdolini e azzurrini di San Pietroburgo e ai bianchi dei palazzi di Trieste uniti al blu del mare”.

Quale il prossimo appuntamento per l’incontro fra il suo lavoro e il pubblico?

“Ora sto lavorando a un altro progetto, una mostra che prossimamente voglio fare a Gorizia, la mia città di origine, un percorso di “Emozioni”, immagini che mi hanno emozionato, storie e allusioni che parlano di amore, attese, luoghi del cuore, situazioni particolari. La prima scelta delle immagini è già stata fatta ed Edoardo Tettamanzi ha già fatto l’opera in multivisione che accompagnerà la mostra”.

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