San Martino rivive le gesta del “suo” santo

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Livio Nonis

11 Novembre 2021
Reading Time: 2 minutes

Lettura teatralizzata

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La comunità di San Martino di Terzo d’Aquileia ha celebrato la ricorrenza del santo patrono.

Per l’occasione, il gruppo dei cresimandi di Cervignano e di Terzo ha voluto far rivivere la storia del santo che, incontrato sulla strada un povero che non aveva di che ripararsi dal freddo, tagliò il suo mantello in due parti e ne donò una al poverello.

Nei pressi della chiesa di San Martino, con una coreografia molto suggestiva, con fiaccole e lumini posti ai lati della strada ad illuminarla, è stata raccontata la vita del santo.

Il seminarista Manuel Millo ha così narrato con molto trasporto la storia della vita di San Martino, mentre sulla parete esterna della chiesa venivano proiettate delle diapositive a cura del gruppo dei cresimandi, a commento e sottolineatura della storia. Alla fine, il colpo di scena: sulla stradina illuminata dalla fioca luce di tante candele ecco apparire una persona povera, vestita di stracci e infreddolita, seguita da lì a poco da un soldato romano a cavallo, che, visto il povero, si ferma, scende, si toglie il mantello e con la spada lo taglia in due e ne dona una parte al mendicante.
San Martino è stato impersonato da Marco Puntin, mentre nelle parti del povero c’era Marco Fornasin.

Determinati per la realizzazione della serata gli “Amici del Borgo” di San Martino con la signora Angela. Al termine i cresimandi di Terzo, preparati da don Pino Franceschin, hanno fatto visitare l’interno della chiesa e spiegato brevemente la storia è gli affreschi. La costruzione è datata nell’XI secolo e gli affreschi sono stati realizzati tra il XII e il XIV secolo.

Questa è stata la prima rappresentazione originale dell’incontro di San Martino con il povero, e c’è la volontà di continuare a ripeterla negli anni, facendola diventare un appuntamento fisso dell’11 novembre.

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