Ronchi, Festival del Giornalismo punto di riferimento della libertà di stampa ed espressione

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redazione

13 Settembre 2021
Reading Time: 7 minutes

Successo per la settima edizione

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Si è chiusa la VII edizione del Festival del Giornalismo, organizzata da Leali delle Notizie dal 7 all’ 11 settembre a Ronchi dei Legionari e dall'1 al 5 a San Canzian d'Isonzo, Fogliano Redipuglia, San Pier d'Isonzo, Aquileia, Staranzano e Sagrado.

Seimila persone hanno reso possibile la riuscita della manifestazione culturale tra spettatori, ospiti, volontari, istituzioni, tecnici, partner, sponsor, albergatori, ristoratori e trasporti. La maggior parte degli incontri del Festival si sono tenuti anche quest’anno in palatenda in Piazzale Martiri delle Foibe, allestito appositamente per l’occasione.

«La VII edizione del Festival del Giornalismo è andata molto bene a Ronchi dei Legionari. È stata una bella soddisfazione vedere numerose persone partecipare ai nostri eventi e avere tutti i 200 posti del palatenda occupati nella maggior parte degli incontri finali – afferma Luca Perrino, presidente di Leali delle Notizie. Anche gli ospiti ci hanno ringraziato per l’accoglienza e l’organizzazione e qualcuno ci ha già fatto delle proposte di presentazioni letterarie o di tematiche di discussione per l’edizione del prossimo anno. L'idea è quella di ingrandire sempre di più la nostra manifestazione culturale e di riportare il Festival a giugno se la situazione Covid ce lo permetterà. L’VIII edizione del Festival si terrà dunque dal 7 all’11 giugno 2022 a Ronchi dei Legionari».

130 ospiti nazionali e internazionali, 43 incontri, 23 panel di discussione, 2 mostre, 1 masterclass, 2 letture sceniche e 14 presentazioni letterarie in 10 giorni hanno arricchito la VII edizione del Festival del Giornalismo e le giornate del Festival a Ronchi hanno attirato in media 400 spettatori a giornata.

Un’edizione particolare, la prima senza Cristina Visintini, la vicepresidente di Leali delle Notizie scomparsa un mese fa. In 10 giorni un banner con la sua immagine ha accompagnato l’intera manifestazione, perché è proprio grazie a lei se l’associazione è riuscita a raggiungere pure quest’anno un successo notevole. Il direttivo, i volontari, le istituzioni e gli ospiti venuti a Ronchi in passato hanno sentito la mancanza di Cristina, punto di riferimento del Festival del Giornalismo in cui lei credeva e su cui ha sempre lavorato con tenacia, serietà e con tante idee per cercare di regalare a tutti una manifestazione culturale di qualità.

Il 23 ottobre ci sarà infatti a Ronchi dei Legionari una giornata sulla libera informazione dedicata a Cristina Visintini. Il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana Giuseppe Giulietti, presente ieri al Festival, ha infatti proposto di dedicare una panchina della libertà di stampa e di espressione a Cristina, iniziativa che aveva ideato lei stessa nel 2019.

La lotta contro la mafia e la situazione della libertà di stampa nel mondo sono stati temi centrali anche della VII edizione del Festival del Giornalismo, in quanto si legano al Premio Leali delle Notizie in memoria di Daphne Caruana Galizia e a tutte le attività che l’associazione svolge da anni nella difesa della libera informazione. Ieri infatti Corinne Vella, sorella di Daphne, ha consegnato al vincitore Paolo Berizzi il Premio Leali delle Notizie, giunto ormai alla sua IV edizione.

Paolo Berizzi, giornalista de La Repubblica, porta avanti da 20 anni un lavoro di indagine sul neofascismo, gruppo politico che mette in pericolo la libertà di stampa. Attualmente è l’unico caso di cronista in Europa a vivere sotto scorta in seguito a minacce e atti intimidatori da parte dell’ultradestra.

«A 4 anni dalla morte di Daphne, sette persone hanno ammesso di aver preso parte all’omicidio ed è stato avviato un processo penale, ma molto lento. Finora solo una persona è stata condannata perché ha deciso di patteggiare – spiega Vella -.  Essere qui stasera per me è molto importante. Leali delle Notizie è stata fra i primi a contattarci e il loro avvicinamento mi ha dato la speranza di pensare che le cose sarebbero andate bene. Le persone che hanno ucciso Daphne lo hanno fatto per silenziarla. Leali delle Notizie ci ha aiutato a combattere questa situazione. Tutte le persone che hanno ricevuto questo premio hanno il mio rispetto».

Il Premio ha ottenuto anche quest’anno l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo ed è stato realizzato questa volta dall’artista locale Fabio Rinaldi, con l’intento di continuare a lottare per la libertà di espressione anche attraverso le forme dell’arte del nostro territorio. «Tante volte oggi l’informazione non è libera come vorremmo. Il manichino raffigurato nell’opera rappresenta una faccia leale, di cui possiamo fidarci quando ci vengono date le notizie – spiega Fabio Rinaldi –. L’opera esprime il desiderio di vedere delle persone che raccontano la realtà com’è davvero. La matita spezzata indica invece che c’è poca libertà di scrittura e di stampa, perché i giornali impongono una narrazione abbastanza uniforme su tutte testate.»

La cerimonia di consegna del premio è stata presentata dalla corrispondente di guerra e scrittrice Barbara Schiavulli, che ha partecipato a diversi incontri del Festival del Giornalismo e ogni pomeriggio ha mandato in onda sulla sua Radio Bullets tutti gli aggiornamenti della manifestazione culturale ronchese con il programma Live @ Festival.

«Daphne Caruana Galizia con il suo sacrificio ci ha ricordato che se si sceglie di fare il mestiere del giornalista, l’unico modo possibile per dare senso alla propria professione è cercare la verità, inseguirla, illuminarla e portarla a galla, anche mettendo a rischio la propria vita, senza mai arrendersi – ha affermato Paolo Berizzi durante la cerimonia -. Il giornalismo è civile ed è l’unico modo che conosco di fare giornalismo. Il giornalismo civile è il filo che tiene assieme questo Festival e le nostre esperienze. La scorta non è un privilegio o un merito, ma cambia la propria vita privata e pure il proprio lavoro. Già dal 2013 sono stato indicato come qualcuno da azzittire e isolare. Lo hanno fatto anche i politici che da anni strizzano l’occhio ai gruppi che mi minacciano e che hanno aggredito i miei spazi vitali».  

Sandro Ruotolo, ospite ieri sera al Festival del Giornalismo di Ronchi dei Legionari, ha ricordato che, secondo l’Osservatorio del Viminale, il 67% delle minacce provengono da contesti socio-politici e il 37% dalla criminalità organizzata. Nel 2021 le minacce sono inoltre aumentate del 20%, e gran parte avvengono sulla rete e in contesti sociopolitici.

Durante la Pandemia però è cresciuto anche il numero di passaggi di proprietà delle attività commerciali alla criminalità organizzata, tema di cui hanno parlato in chiusura della VII edizione gli ospiti Lirio Abbate, vicedirettore de L’Espresso, Floriana Bulfon, giornalista de La Repubblica e de L’Espresso, Dina Lauricella, giornalista di Rai 3, Salvo Palazzolo, giornalista de La Repubblica e Cristiano Degano, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia.

Durante la VII edizione del Festival del Giornalismo di Leali delle Notizie non si è parlato solo di libertà di stampa e di espressione. Sono state trattate infatti anche altre tematiche legate all’attualità e agli anniversari di alcuni fenomeni rilevanti per il mondo del giornalismo e per l’evoluzione della società, dell’economia e della politica. I temi sono stati numerosi: dall’affermazione della Seconda Repubblica Italiana al cambiamento della comunicazione dei politici in Italia e all’estero, dalle politiche ambientali di USA e Cina alla situazione messicana, dall’anniversario dell’11 settembre alla migrazione lungo le Rotta Balcanica, dalla ripartenza del mondo dei viaggi al turismo, dal Caso Vermicino alla situazione dei giornalisti freelance in Italia.

L’incontro che ha riscosso in assoluto più successo è stato quello dell’8 settembre sui muri mentali e fisici nel mondo a 60 anni dalla costruzione del muro di Berlino con Laura Silvia Battaglia, Lucio Rizzica, Stefania Battistini e Luana De Francisco, riempiendo tutte le 200 sedie del palatenda. Molto apprezzato è stato anche l’incontro sull’ascesa e caduta del Partito Comunista con Toni Capuozzo, Vanni De Lucia, Piero Fassino e Fabrizio Stelluto del 9 settembre, riempiendo anche in questo contesto quasi tutti i posti a sedere della tensostruttura.

Ha suscitato poi molto interesse in palatenda anche l’incontro di ieri sul diritto alla salute mentale nel Terzo Mondo con gli interventi di Marco Bertoli, Massimo Cirri, Peppe dell’Acqua, Federica Ferro, Don Paolo Zuttion e Gioia Meloni e quello sulla violenza di genere dell’8 settembre con Eleonora De Nardis, Silvia Garambois e la senatrice Valeria Valente. Molto apprezzato anche il panel sulla situazione sociopolitica in Turchia con Esma Çakır, Mariano Giustino, Francesca Paci e Barbara Schiavulli in Piazzetta Francesco Giuseppe.

«Quest'anno per la prima volta abbiamo deciso assieme anche a Cristina, che è stata come negli anni passati fino alla fine sempre molto attiva con Leali delle Notizie, di organizzare anche più incontri in contemporanea perché volevamo dare al nostro pubblico un'offerta culturale sempre più ampia – ha affermato Luca Perrino, presidente di Leali delle Notizie. Ci teniamo inoltre a continuare a coltivare le anche per le edizioni future le collaborazioni che sono nate con alcune associazioni della nostra regione, come Vicino/Lontano di Udine e Thesis -Dedica Festival di Pordenone, ma intendiamo anche espanderci al di fuori del Friuli Venezia Giulia. Quest'anno infatti abbiamo collaborato anche con il Premio Papa Ernest Hemingway di Caorle e intendiamo instaurare un legame anche con l'associazione Heraldo Ets, che ha organizzato quest'anno la prima edizione del Festival del Giornalismo a Verona e che sono stati nostri ospiti ieri sera».

Quest’anno il Festival del Giornalismo è stato seguito anche molto su Facebook: la pagina dell’associazione ha raggiunto nell’ultimo mese di promozione del Festival 54mila e 300 persone, di cui 31mila 300 persone nel solo periodo del Festival. Sempre nell’ultimo mese 165 persone hanno aggiunto il “Mi Piace” alla pagina dell’associazione; le interazioni degli utenti con i post dell’ultimo mese sono state 8797.

Malgrado la settima edizione del Festival del Giornalismo sia terminata, sarà ancora possibile vedere le mostre fotografiche inaugurate il 7 e l’8 settembre fino a mercoledì 15 settembre. Sarà possibile visitare “La voce di Impastato. Volti e parole contro la mafia” di Elia Falaschi nel Consorzio Culturale del Monfalconese (CCM) in Villa Vicentini Miniussi lunedì e mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 e martedì dalle 9 alle 13. Il reportage fotografico¡Yo estoy con vos, mi Nicaragua!” di Inti Ocón nella sede di Leali delle Notizie sarà invece aperta al pubblico lunedì dalle 14 alle 18, martedì dalle 10 alle 14 e mercoledì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 19. La mostra sulla ribellione anti Ortega in Nicaruagua è stata organizzata grazie alla collaborazione con l’Associazione Culturale Thesis e Dedica Festival di Pordenone.

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