Giulietta e Romeo “conquistano” la Provincia di Udine

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redazione

5 Marzo 2014
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Donazione a Palazzo Belgrado

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Un dipinto rievocante l’origine friulana del mito di Giulietta e Romeo fa bella mostra di sé nell’ufficio di Presidenza di Palazzo Belgrado, quasi a voler rimarcare l’archetipo inscindibilmente legato alla nostra terra, tesi avvalorata da una nutrita pubblicistica internazionale.

“La ferita”, questo il titolo dell’acrilico su tela realizzato dall’artista udinese Isabella Deganis, è stato donato alla Provincia di Udine dal marito della pittrice, Stefano Deluisa: l’opera, realizzata nel 2008, arricchisce così la collezione dell’amministrazione pubblica e diventa patrimonio artistico-culturale di tutta la comunità.

Chiunque entrerà nella stanza del Presidente, a sinistra, potrà osservare l’immagine della giovane donna che soccorre il cavaliere ferito: in 100 centimetri per 120 è racchiuso il sentimento di una tradizione e di una radice tutta locale. L’opera infatti è dedicata al mito di Lucina Savorgnan e Luigi Del Torre, due giovani di origine friulana la cui vera storia d’amore sofferta e sfortunata fu il motivo ispiratore, tramite la novella scritta dallo stesso protagonista Luigi, della ben più famosa tragedia dei due veronesi Giulietta Capuleti e Romeo Montecchi di shakespeariana memoria che la rese immortale.

Fu a Udine nel 1511 che i due veri protagonisti della storia, Luigi Da Porto e Lucina Savorgnan, si incontrarono: ad una festa a Palazzo Savorgnan. Un amore che però fu vittima di sanguinose lotte familiari e di un destino altrettanto crudele. Sposatisi clandestinamente, Luigi, capitano di cavalleria, venne ferito in battaglia rimanendo paralizzato nella parte sinistra. Alcuni anni dopo Lucina si sposò con il cugino Francesco Savorgnan e l’unica arma che rimase al capitano di cavalleria per rivalersi di questa ferita fu quella di scrivere una novella, collocandola a Verona, e dedicarla a Lucina.

La mostra sulla Deganis “Una vita da artista”, organizzata dall’assessorato alla Cultura di Palazzo Belgrado nella chiesa di Sant’Antonio Abate, ha riscosso notevole successo, chiudendo i battenti con ben 2 mila 135 visitatori. 

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