Benzina in FVG, quanto ci costa?

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redazione

24 Febbraio 2014
Reading Time: 3 minutes

Nuova campagna di sensibilizzazione

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Fare il pieno fuori regione costa di più. Non si tratta solo di uno slogan anti-concorrenza degli operatori del Friuli Venezia Giulia per contenere gli effetti della crisi e la “fuga” oltre confine degli utenti, ma una certezza che deriva dal confronto dei numeri.

Una fotografia, quella dei prezzi alla pompa in regione e fuori regione, che è l’elemento principale di una campagna informativa promossa da Confcommercio-Figisc regionale (Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti), con il sostegno di Unioncamere Fvg, che ha l’obiettivo di dimostrare la convenienza assoluta del “rifornimento sotto casa”,  rispetto a quello negli Stati confinanti. Questa mattina la presentazione dell’iniziativa in conferenza stampa, alla presenza del presidente Unioncamere Fvg Giovanni Da Pozzo e del vicepresidente della Figisc regionale Bruno Bearzi, assieme al presidente di Confcommercio Fvg Pio Traini e, per la Regione, al consigliere Enio Agnola.
«La verità è riassunta in un pieghevole che ricorda le normative, e quindi le agevolazioni previste a favore dei cittadini residenti – spiegano il presidente regionale Figisc Mauro Di Ilio e il suo vice Bruno Bearzi –, precisa nel dettaglio come è composto il prezzo finale del carburante e pone l’attenzione anche sui costi chilometrici di varie tipologie di autoveicoli, al fine di far valutare al consumatore i costi connessi al rifornimento extraregione».

«Come Unioncamere abbiamo voluto sostenere questa campagna, che si innesta peraltro nelle nostre competenze e nella nostra esperienza, visto che sono proprio le Camere di Commercio a gestire i carburanti per conto della Regione – aggiunge il presidente Uniocamere Fvg Giovanni Da Pozzo –. L’idea permette di fare chiarezza, numeri alla mano, sui costi effettivi per i cittadini, aiutandoli a scegliere consapevolmente e a capire meglio come risparmiare tempo e denaro».

Scorrendo il pieghevole si scopre così che se all’erario finiscono poco meno di 60 euro dei 100 spesi per un pieno, il benzinaio ne trattiene solo 2,06 sulla benzina e 2,13 sul gasolio. E ancora che la differenza media tra i prezzi italiani e quelli sloveni, a fronte del contributo pubblico, è oggi notevolmente ridotta: 0,17 euro sulla benzina, 0,23 sul gasolio. «Differenza di fatto abbattuta dai costi chilometrici per recarsi fuori regione – sottolineano Di Ilio e Bearzi –, cui vanno però aggiunti anche quelli di esercizio, in particolare per pneumatici e riparazioni».

Il risultato, numeri alla mano, è che «il bilancio benefici/costi di un approvvigionamento in terra straniera – rimarcano ancora i vertici di Confcommercio-Figisc Fvg – è praticamente sempre negativo per i residenti in area 1 e lo diventa, per i residenti di area 2, non appena si supera la distanza di 15 chilometri dal confine, con un peggioramento progressivo della situazione a distanze più alte tra il luogo di residenza e l’impianto di distribuzione. E a distanza più basse il vantaggio non supera in ogni caso il valore medio di 2 euro su ciascun pieno».

La campagna, presentata in Camera di commercio di Udine, prevede la distribuzione a tutti i gestori della Regione di alcuni materiali: una cornice “Optiframe clik clak”, che dovrà essere posizionata in maniera visibile (all’interno o all’esterno a seconda delle tipologie di vendita) e sulla quale verrà inserito un manifesto informativo che avrà diverse uscite, ricalcando temi legati ai prezzi carburante o altri argomenti di attualità per la categorie e l’utenza. Contestualmente verrà distribuito ai clienti il pieghevole che è il “cuore” dell’iniziativa, in quanto evidenzia la composizione del prezzo alla pompa, l’entità degli sconti regionali, le differenze di prezzo, i costi chilometrici di tre tipologie di auto e il bilancio benefici/costi tra km percorsi e differenze di prezzo.

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