L’arte tessile incanta il FVG

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redazione

3 Maggio 2021
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Premio Valcellina, sabato il vincitore

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Dedicato al tema “WE(H)AVE”, all’intreccio tra arte, cultura e tradizioni, il ''Premio Valcellina'', Concorso Internazionale di Arte Tessile Contemporanea, organizzato e promosso dall'Associazione Le Arti Tessili APS di Maniago, è giunto all'undicesima edizione registrando anche quest’anno, nonostante la situazione pandemica, un’ampia adesione da parte di artisti di “fiber art” di tutto il mondo: 59 giovani creativi provenienti da 18 Paesi.

Attraverso il tema scelto, “We(h)ave” un gioco di parole tra il verbo “to weave” – “tessere” e l’espressione “we have” – “abbiamo”, i giovani artisti sono stati invitati a realizzare un'opera che interpreti il presente, dialogando con la memoria storica per cercare visioni innovative e, attraverso la propria ricerca artistica, intuire visioni innovative per progettare e offrire una trasformazione culturale e sociale.

La prima giuria, composta da Eva Comuzzi, storica dell'arte, Renata Pompas, giornalista, saggista, esperta in Fiber Art milanese e Lydia Predominato, fiber artista e curatrice, ha selezionato le 23 migliori opere che concorreranno all'assegnazione dei premi in palio.

A passare la prima selezione opere da Tawain come “Pieces of Jade” di Chia-ling Li (in arte Jialing Lee) in cui l’antica tecnica manuale di creare ventagli si mescola con strumenti digitali, ma anche tecniche innovative come l’opera di crypto arte “Soundweave” interamente digitale del collettivo di italiani formato da Selene Torlino, Marco Taurino e Alessandro Rubei o ibride come “Intimo ” dalla Cina di Jiying Liu, Xu Yingbo e Peng Shaohua (Cina) in cui l’opera è integrata da una videoproiezione. Non mancano lavori più tradizionali come l’opera tessile “Sincretismo” della messicana Alma Villa Hernandez e di ricamo a mano come “Inexpressible” della lettone Katrina Leitena.

Molta attenzione all’ecologia, alla natura, al recupero di materiali di scarto e di antiche tecniche manifatturiere come in “Drop” dell’artista ceca Anezka Kruzikova realizzato con telaio autoprodotto e il giardino tessile realizzato sempre con materiale di scarto dell’italo iraniana Elham Mossllemi Aghili “Ontologia selvaggia”.

Da segnalare anche il “Gioco di infanzia” dell’artista cinese Kun Zhao sulle relazioni invisibili e l’interessantissimo “Paesaggio sociale//Paesaggio Sonoro” dell’udinese Giulia Iacolutti, un’opera d’arte relazionale, realizzata in otto giorni durante la 25^ edizione della Stazione di Topolò, che ha visto coinvolti nel ricamo collettivo abitanti, passanti e ospiti del festival che hanno ricamato, basandosi sulle mappe catastali e sull’analisi genealogica dal 1500 a oggi, lo schema urbanistico del paese, oggi in via di spopolamento.

L’attribuzione dei premi spetterà sabato 8 maggio a una seconda giuria, composta da 5 esperti del settore: Eva Comuzzi, Renata Pompas, Anna Galtarossa, artista che lavora tra San Pietro in Cariano e New York, Massimo Premuda, presidente della Casa dell'Arte TS, vicepresidente curatorio presso Museo Revoltella TS, curatore presso Museo d'Arte Moderna “Ugo Carà” Muggia e curatore di DoubleRoom e la textile artist, storica del tessile e costume Thessy Schoenholzer Nichols.

La giuria valuterà le opere pervenute e assegnerà i riconoscimenti: borse di studio in denaro, per un montepremi totale di 9.500 euro e la possibilità di frequentare gratuitamente un periodo di studio presso le Accademie e Istituzioni partner, nazionali ed internazionali.

«Nonostante le difficoltà del periodo intervenute a scombinare lo svolgimento della manifestazione – racconta Annamaria Poggioli, presidente dell’Associazione Le Arti Tessili e responsabile del progetto Premio Valcellina – ci siamo messe in discussione focalizzando il nostro impegno nell'onorare il Concorso con modalità nuove. Le opere finaliste saranno protagoniste di un evento streaming nel corso del quale il nostro consueto cerimoniale sarà rispettato. Intercettare la contemporaneità in questo particolare frammento storico, significa anche questo».

Il 26 giugno, durante un evento in streaming, sarà possibile visionare le opere allestite al Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie, di questa undicesima edizione realizzata con il contributo di Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Maniago e Fondazione Friuli, con il sostegno di Ecomuseo Lis Aganis, BCC Friulovest Banca, Maniago Savio Macchine Tessili di Pordenone e l’Assoaciazione Il Capitello di Pordenone. L'evento gode del sostegno e partenariato di numerose istituzioni tra cui l' ETN European Textile Network.

Opere ed artisti selezionati: 

 

Inexpressible – Katrina Leitena – Lettonia 

Deux Mille-fleurs/Two Thousand Flowers – Søren Krag Nielsen – Danimarca 

Red Carpet – Lisa Martignoni – Italia 

Human blood – Ayako Matsumura – Giappone 

The River My Heart Seeks – Yu Jung Wu – Taiwan 

Ontologia selvaggia – Elham Mossllemi Aghili – Iran 

Segni di resistenza – Reyhaneh Alikhani – Iran 

Deep Inside and Far Beyond – Khrystsina Vysotskaya – Bielorussia 

Pieces of Jade – Jialing Lee  – Taiwan 

Il giocco dell’infanzia – Kun Zhao – Cina 

INTIMO-intimo – Jiying Liu / Xu Yingbo / Peng Shaohua – Cina 

Trame – Rossella Ferrero – Italia 

Mappa-Mundi – Livia Ugolini – Italia 

La bolla eterna – Haoyu Song – Cina 

The Organic life, Weaving – Eunsun An – Corea del Sud 

Paesaggio sociale // Paesaggio Sonoro – Giulia Iaconutti – Italia 

Le mal du pays – Nikola Filipović – Montenegro 

Winter in Worpswede mit Otto Modersohn – Carlotta Mansi – Italia 

Soundweave – Selene Torlino / Marco Taurino / Alessandro Rubei – Italia 

Sincretismo – Alma Villa Hernandez – Messico 

Drop – Anezka Kruzikova – Repubblica Ceca 

Soglia – Arianna Bassetto – Italia 

Rock (No.3) – Magdalena Kleszynska – Polonia

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