Curata da Lucio Fabi e Tiziana Ribezzi, in collaborazione con Giancarlo Martina, Giovanna Marselek e Gaetano Vinciguerra, si avvale di documenti, dipinti, fotografie, apparati testuali e multimediali e rientra nel vasto programma di iniziative dedicate alla commemorazioni del Centenario della fine della Prima Guerra Mondiale.
L'esposizione, si propone di indagare la storia di Udine e degli udinesi nel primo conflitto mondiale; privilegia gli aspetti della vita quotidiana di una città in guerra, “invasa” dapprima dalle strutture militari del Regio Esercito fino a diventarne la “Capitale” e che in seguito, dopo Caporetto, fu occupata in maniera ben più pesante dalle armate austro-tedesche, arrivando alla cruenta liberazione finale.